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NOVA SIRI – Comune di Nova Siri a un passo dal dissesto? Sembrerebbe proprio di sì.
La speranza è legata solo a un ricorso romano, dopo che la Corte dei conti di Basilicata ha dato “diniego” alla richiesta prodotta lo scorso gennaio dall’allora amministrazione comunale di centrodestra, guidata dall’ex sindaco, Pino Santarcangelo, circa il Piano di riequilibrio finanziario a cui l’ente aveva fatto ricorso, per cercare di rimettere in piedi la situazione debitoria che lo attanaglia.
Le motivazioni addotte dalla magistratura contabile, riguardano preliminarmente un vizio di procedura, ossia le richieste istruttorie del ministero Interno inviate al Comune il 26 febbraio scorso, prevedevano anche la rimodulazione del Piano da parte dell’ente, il quale avrebbe dovuto “espungere dalla massa passiva i fondi vincolati”.
In questo modo il disavanzo sarebbe passato da 3,4 milioni di euro a 1,8. “La rimodulazione doveva passare dallo stesso organo che aveva approvato il Piano, ossia il consiglio comunale, entro il termine perentorio del 27 marzo scorso. Purtroppo ciò non è avvenuto e al ministero il Comune ha risposto con una determina del responsabile dei servizi finanziari, vistata dall’ex sindaco Santarcangelo”.
La Corte dei conti, non potendosi esprimere su un Piano con una massa passiva certa, per cui ha dovuto necessariamente esprimere diniego all’accoglimento. Altra motivazione fondamentale è stata il riconoscimento da parte dell’ex amministrazione Santarcangelo dei debiti fuori bilancio, indicando per esempio la questione Orioli-Liceo Classico è quella Lunati-campo sportivo. In questo caso la Corte dei conti ha stigmatizzato il fatto che il Comune avesse pagato, pur in assenza di sentenze non definitive circa i contenzioni posti in essere dai privati, “senza farsi rilasciare idonee garanzie per il recupero delle somme pagate, in caso di sentenze favorevoli in appello e Cassazione”. Queste alcune delle motivazioni. Ma non sono le sole.
A nulla è servito il fatto che l’attuale sindaco di centrosinistra, Eugenio Lucio Stigliano, nell’udienza pubblica tenutasi a Potenza lo scorso 30 ottobre, abbia evidenziato la possibilità per il Comune, in caso di approvazione, di accedere a un fondo consistente previsto dalla Regione per i Comuni in pre dissesto, che sicuramente avrebbe coperto in gran parte la debitoria municipale, rimettendo in carreggiata l’ente. Ora il primo cittadino sta valutando la possibilità di far ricorso alle sezioni riunite della Corte dei conti a Roma (entro trenta giorni dalla comunicazione del deliberato) per cercare di far approvare il Piano. Il ricorso, qualora dovesse essere presentato ed accolto, eviterebbe il dissesto finanziario del Comune che comporterebbe l’arrivo a Palazzo di città di una commissione tecnica, che coadiuverà l’attuale amministrazione comunale con l’obiettivo di recuperare al più presto il disavanzo delle casse comunali. Inoltre avrà anche il compito di accettare le eventuali responsabilità sotto il profilo, civile, penale e del danno erariale degli ultimi anni.
Sempre in caso di dissesto, la commissione taglierà la spesa corrente e aumenterà al massimo il costo dei servizi a domanda individuale, oltre, ovviamente, ad azzerare la pianta organica dei dipendenti con conseguente mobilita per molti loro. Mentre alla riduzione delle indennità di posizione dei responsabili municipali di settore, ha già provveduto l’attuale sindaco. In ogni caso non avverrà lo scioglimento del Consiglio, in quanto l’amministrazione in carica in caso di ulteriore diniego della Corte, dovrà ottemperare alle indicazioni che perverranno dal prefetto.
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