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CATANZARO – Si sono conclusi con dieci condanne – a pene comprese fra i cinque anni e i cinque mesi di reclusione e tutte con multe – e due assoluzioni totali i giudizi abbreviati a carico di altrettanti imputati coinvolti nell’inchiesta condotta dalla Procura catanzarese sfociata nell’operazione denominata “Latrocinium”. Il blitz, in particolare, a febbraio ha visto diverse persone raggiunte da un’ordinanza cautelare come presunti membri di un gruppo criminale impegnato nella commissione di delitti contro il patrimonio (estorsioni, tentate estorsioni, furti, danneggiamenti), detenzione illegale di armi e munizioni, spaccio di stupefacenti, sfruttamento della prostituzione, truffe, nonchè ad acquisire in modo diretto o indiretto la gestione e il controllo di attività commerciali e imprenditoriali e di procurare voti in occasione di consultazioni elettorali. Al termine della requisitoria, lo scorso 3 ottobre, il pubblico ministero aveva chiesto dodici condanne a pene comprese fra gli otto anni e i due anni e otto mesi di reclusione.
Oggi pomeriggio il giudice dell’udienza preliminare, Giuseppe Perri, ha inflitto pene molto meno severe ed ha condannato: Pietro Catanzariti (46 anni) a 4 anni e 2 mesi di reclusione e 1.430 euro di multa (il pm aveva chiesto 8 anni di reclusione e 1.000 euro di multa); Francesco Fiorentino (28) a 3 anni e 1.300 euro (chiesti 3 anni e 600 euro); Salvo Gregorio Mirarchi (23) a 2 anni e 2 mesi e 2.000 euro (chiesti 4 anni e 800 euro); Salvatore Pannia, (48) a 4 anni e 1.300 euro (chiesti 6 anni e 1.200 euro); Valerio Paparazzo (31) a 1 anno 9 mesi e 10 giorni e 350 euro (chiesti 4 anni e 800 euro); Cristian Perri (34) a 5 mesi 10 giorni e 130 euro (chiesti 2 anni e 8 mesi e 800 euro); Alessandro Pitingolo (30) a 2 anni 2 mesi e 1.000 euro (chiesti 4 anni e 800 euro); Salvatore Romeo (22) a 2 anni 10 mesi e 830 euro (chiesti 6 anni e 1.200 euro); Vincenzo Maurizio Spadea (51) a 1 anno 9 mesi e 10 giorni e 350 euro (chiesti 3 anni e 800 euro); Nicola Voci (22) a 2 anni e 200 euro (chiesti 2 anni e 8 mesi e 800 euro); con concessione della sospensione condizionale della pena a Paparazzo, Perri, Spadea e Voci (molti imputati sono stati contestualmente assolti per parte delle accuse a loro carico).
Inoltre, Fiorentino, Paparazzo, Spadea, Catanzariti, Voci e Perri, Pitingolo dovranno risarcire alle tre parti civili i danni che saranno liquidati in altra sede, anche se nel frattempo dovranno corrispondere loro delle provvisionali e le spese. Completamente assolti, infine, Domenico Fiorentino (52 anni) per il quale il pm aveva chiesto 2 anni 8 mesi di reclusione e 600 euro di multa; e Giuseppe Grasà (35) per il quale il pm aveva chiesto 3 anni e 800 euro.
L’operazione “Latrocinuim” è scattata alle prime luci dell’alba dell’11 febbraio scorso, per l’esecuzione nei comuni di Soverato e Montepaone di otto provvedimenti cautelari (sei in carcere, uno agli arresti domiciliari e uno all’obbligo di dimora) emessi dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura sulla scorta degli elementi raccolti dai carabinieri della Compagnia di Soverato impegnati nelle indagini.
Altre persone risultavano coinvolte, ma solo denunciate. Il gruppo criminale nascente, secondo quanto reso noto all’epoca del blitz, avrebbe tentato di inserirsi nel vuoto lasciato dai clan della zona dopo le diverse operazioni antimafia susseguitesi nel tempo e le conseguenze della faida tra le cosche che ha provocato diversi morti.
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