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“MATERA è in Puglia?”. Quante volte è stata posta questa domanda in virtù di una sorta di confusione geografica che è migliorata negli ultimi anni ma non è stata ancora completamente debellata? E stavolta a cadere nello scivolone geografica è il sito di Striscia la Notizia che nel presentare il servizio mandato in onda mercoledì sera da Fabio e Mingo dal titolo “Vetrina oscurata alla prefettura di Matera” poi spiega nel sommario “Fabio e Mingo si occupano del cambiamento avvenuto sulla vetrata di un portone della prefettura pugliese”.
Uno scivolone geografico in piena regola che arriva da Striscia e dunque non può passare inosservato. Per dirla con una battuta (più o meno scherzosa) forse un ripassino di geografia aiuterebbe. E magari Fabio e Mingo potrebbero consegnare in premio un “provolone” all’autore dello scivolone geografico.
Ma al di là degli scherzi il servizio ha ripreso la questione dell’assenteismo alla Prefettura di Matera annotando come una vetrata oscuri la visuale dall’esterno e non permetta di vedere più i badge che vengono timbrati o non timbrati dai dipendenti. Una questione “di trasparenza” come Mingo e Fabio l’hanno definita che è intervenuta proprio subito dopo il servizio che era stato mandato in onda nelle passate settimane e nel quale si vedevano dipendenti della prefettura che dopo aver timbrato uscivano per andare al mercato o accompagnare i figli a scuola io semplicemente prendere un caffè. Comportamenti che erano valsi “un provolone” al prefetto Pizzi e ovviamente la necessità di verificare ed intervenire su quanto succedeva.
Sull’opacizzazione delle vetrate però il prefetto ha voluto innanzitutto spiegare che «la più volte rimarcata opacizzazione delle vetrate della porta di accesso al Palazzo del Governo, contrariamente a quanto infondatamente insinuato dai due cosiddetti inviati di “Striscia la Notizia”, è soltanto una delle misure che si sono rese necessarie, allo scopo di realizzare una più efficace tutela della sicurezza dell’obiettivo istituzionale governativo, unitamente ad altre, quali il ripristino del rilascio dei “pass”, con contestuale deposito di documento di riconoscimento, per poter accedere agli uffici della Prefettura e la massima intensificazione del controllo del territorio a tutela non soltanto del Palazzo del Governo ma anche degli altri obiettivi istituzionali».
Allo stesso modo dopo aver sottolineato l’attenzione per ciò che succede nella Prefettura di Matera si legge nel comunicato della Prefettura che «Si sta materializzando una incomprensibile e becera strategia denigratoria, nel vile tentativo, – che sicuramente sarà frustrato-, di gettare discredito sulla Prefettura e su quanti in essa vi operano, con sacrificio ed impegno quotidiano volto a garantire la massima legalità e trasparenza (non certamente quella delle vetrate) nell’espletamento dei compiti Istituzionali e nella tempestiva erogazione dei servizi. Tale tentativo certamente appare a chiunque indegno della tradizione e della cultura del popolo materano e lucano in generale.

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