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Panchina e scarpe rosse, simboli contro la violenza sulle donne, e il questore Giuseppe Bisogno

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Le violenze tra le mura domestiche. I pedinamenti sul luogo di lavoro o nei pressi della propria abitazione. Ma anche ex fidanzati che diventano il peggior incubo: telefonate, messaggi e atti persecutori di ogni genere. Nemmeno la pandemia ha fermato la piaga delle violenze sessuali e dello stalking ai danni delle donne. E lo dicono i numeri.

Nel 2021 nelle province di Bari e della Bat le forze dell’ordine, polizia e carabinieri, sono intervenute su 295 segnalazioni di atti persecutori e 75 di violenza sessuale ai danni di 130 donne. Un dato, per quanto riguarda lo stalking, leggermente in aumento rispetto al 2020, quando i casi erano stati 288. Interventi che hanno prodotto nei dodici mesi 258 misure cautelari di divieto di avvicinamento, 70 di allontanamento dalla casa familiare, 13 arresti, 28 persone denunciate e 36 ammonimenti del questore, triplicati negli ultimi quattro anni (nel 2018 i provvedimenti di ammonimento erano stati appena 13).

Un quadro non incoraggiante emerso nell’ambito del convegno organizzato a Bari “L’ammonimento del questore e il protocollo Zeus. Prevenzione primaria delle situazioni di violenza domestica e stalking”. Un dibattito per fare il punto sui numeri ma che sulle leggi in materia.

L’ammonimento è una misura di prevenzione che ha lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida e anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale e consiste nell’avvertimento, rivolto dal questore allo stalker o al maltrattante, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza domestica.

«Il provvedimento dell’ammonimento sta dando risultati incoraggianti – ha spiegato il questore di Bari, Giuseppe Bisogno – perché in termini di recidiva non si supera il 10 per cento. E anche l’aumento dei casi che emerge dalla lettura dei dati va interpretato, perché può significare meno sommerso, quindi più consapevolezza da parte delle vittime e di conseguenza più denunce».

Nel 2021 – secondo la recente classifica sulla Qualità della vita stilata da Il Sole 24 Ore – si sono registrate nella provincia 75 denunce ogni 100mila abitanti e tutte riferite a violenze sessuali. «Bisogna denunciare sempre. Al primo maltrattamento e al primo segnale della presenza di uno stalker» spiegano gli esperti dei centri antiviolenza.

A Bari città è utilissimo per la prevenzione e la sensibilizzazione contro ogni forma di violenza. Offre assistenza, aiuto, tutela e protezione alle donne vittime di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale ed ai minori vittime di violenza assistita, maltrattamenti ed abusi; promuove iniziative che mirano a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza di genere e dello stalking.

Per informazioni è possibile contattare il numero di telefono unico del Welfare 080.5777777. In caso di necessità gli operatori consigliano di contattare i due numeri gratuiti attivi h24: la linea verde 800202330 e il numero di pubblica utilità 1522.

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