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Mario Draghi

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Un tono vigoroso, non certo di un premier segnato dalla sconfitta. Dopo la strigliata che ha dato ai suoi ministri – poco digerita dagli interessati, per la verità – Mario Draghi, come aveva promesso è tornato a fare il Draghi delle origini, poco avvezzo ai compromessi, poco incline a soluzioni che non siano di efficacia.

Al termine del consiglio dei ministri, convocato per assumere misure contro il caro-bollette, Draghi ha iniziato la conferenza stampa, illustrando i dati positivi della situazione sanitaria in netto miglioramento. Ha proseguito, affiancato dai ministri Franco, Giorgetti e Cingolani, manifestando il proposito di rilanciare una crescita “equa e sostenibile” e di affrontare i problemi relativi al mercato del lavoro (che a ieri ha segnato un allungamento della lista nera, con un altro morto nel Ravennate).

Quanto alle stime sulla crescita, ha invitato a essere cauti perché ci sono “rischi geopolitici che non potranno non influenzare lo sviluppo”. Ed esprimendo un invito alla cautela, sempre necessaria di questi tempi, prevede una ripresa: “In questo momento, in Europa, siamo in una fase di rallentamento, ma secondo le previsioni, la crescita dovrebbe riprendere spedita dal secondo trimestre, di quest’anno”. Ma è necessario prima di tutto, affrontare la questione del mercato del lavoro “soprattutto per i giovani e la precarietà. Attualmente solo un nuovo rapporto di lavoro su 4 è a tempo indeterminato”.

“Abbiamo approvato un provvedimento per contenere il costo dell’energia – ha detto – e per sostenere il settore automobilistico”. Il governo per lanciare questa sfida mette in campo quasi 8 miliardi di euro di cui 6 per l’energia. “E lo facciamo – ha precisato – senza ricorrere a scostamenti di bilancio. L’esecutivo vuole, in primo luogo, aiutare i cittadini, in un momento di difficoltà e vuole evitare che il caro dell’energia si trasformi in un minore potere di acquisto, per le famiglie e minore competitività per le imprese”.

L’incidente dell’altro giorno non è passato senza conseguenze. “Vedrò i leader, ma non devo fare uno sforzo particolare, il colloquio con loro è continuo”. Ed ha spiegato che se serve “rivediamo il metodo del confronto, ma manteniamo la barra dritta”. Con una battuta ha elogiato i ministri ed il governo.

Grande soddisfazione di Salvini. Fonti del Carroccio sottolineano che sono state accolte molte richieste del partito di Salvini. In particolare, aiuto alle famiglie e alle imprese, incremento della produzione nazionale di gas. Durante la conferenza, Draghi ha chiamato a parlare Daniele Franco, titolare dell’economia, Roberto Cingolani, Transizione ecologica e Giancarlo Giorgetti Sviluppo economico, che sono entrati in dettaglio sulla distribuzione degli investimenti. E così il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto bollette e al decreto con le norme anti-frode sul Superbonus edilizio. Per il secondo trimestre di quest’anno le agevolazioni previste per la fornitura di energia elettrica riconosciuta ai clienti domestici economicamente svantaggiati e dai clienti domestici in gravi condizioni di salute sono rideterminate dall’Arera al fione di minimizzare gli incrementi della spesa per la fornitura fino a concorrenza di 500 milioni di euro.

È previsto un taglio dell’IVA sul gas che scende al 5%. Alle imprese a forte consumo di gas naturale contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta nel primo trimestre 2022. Il governo valuta in 522milioni di euro gli oneri derivanti dall’utilizzo della misura agevolata. Previsto poi un contributo ulteriore di 400milioni di euro per il 2022 a favore di Regioni e Province autonome per le spese straordinarie sostenute per le spese straordinarie sanitarie. Ok anche alla norma proposta dal ministro del lavoro Andrea Orlando che subordina la concessione dei bonus edilizi all’applicazione dei contratti collettivi nazionali.

Nel provvedimento, oltre al capitolo energia anche il sostegno all’automotive e a tutta la filiera impegnata nella transizione ecologica e la cessione del credito per bonus edilizio e Superbonus. Arriva il credito di imposta per le imprese che fanno investimenti per l’efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili. Nasce l’anagrafe dei dipendenti pubblici. Nella bozza del decreto è previsto l’avvio del censimento anagrafico permanente dei dipendenti pubblici. Infine arrivano multe e anche carcerazione per i falsi tecnici.


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