Il sindaco Attilio Nostro
1 minuto per la letturaMILETO – La violenta aggressione subita dal sindaco di Dasà, Raffaele Scaturchio, mentre si trovava presso il proprio ufficio in comune ha destato grande inquietudine nella popolazione e, in generale, nell’opinione pubblica.
Un’aggressione frutto di logiche incomprensibili e inaccettabili che ha portato all’arresto dei responsabili, uno dei quali avrebbe dovuto trovarsi agli arresti domiciliari per altre accuse (LEGGI), prima che potessero tentare di mettere a segno una seconda aggressione questa volta ai danni del sindaco di Acquaro, Giuseppe Barilaro.
I due primi cittadini sarebbero stati rei, secondo gli aggressori, di aver espresso solidarietà ai carabinieri dopo l’aggressione da questi subita nel settembre scorso (LEGGI).
Il Vescovo Nostro: «Una brutale aggressione» contro il sindaco
Anche il vescovo Attilio Nostro, pastore della diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, ha manifestato tutta vicinanza al sindaco Scaturchio ma anche la propria preoccupazione per un gesto di gravità estrema.
Il presule «desidera esprimere la piena vicinanza e solidarietà – si legge in una nota a firma del vicario generale mons. Filippo Ramondino – sua e della chiesa diocesana al sindaco Raffaele Scaturchio, alla sua famiglia e all’intera comunità di Dasà per la brutale aggressione ricevuta all’interno della casa comunale».
Per il vescovo Nostro si è trattato di «un gesto da disapprovare fermamente, che richiede a noi un rinnovato senso di unità nella lotta contro ogni forma di violenza e di generosa dedizione per una crescita di civiltà, che ha sempre nel Vangelo di Cristo e nelle coscienze rettamente illuminate basi solide per un mondo migliore».
Inoltre, il presule, rivolgendosi al sindaco Scaturchio, ha augurato «una pronta ripresa» assicurando al contempo «la nostra preghiera e il nostro sostegno nel condiviso impegno di servizio al bene comune, di promozione della legalità, di amore alla nostra terra».
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