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Pierpaolo Bisoli

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COSENZA – Pierpaolo Bisoli il nuovo allenatore del Cosenza. E’ durato un giorno, dunque, il “vuoto” in panchina dopo l’esonero di Roberto Occhiuzzi a causa della cronica mancanza di risultati. Per il tecnico emiliano si attende solo l’ufficialità dopo una mattinata a dir poco convulsa.

La vicenda ha assunto, infatti, i contorni da film giallo, visto che Zaffaroni e Bisoli stamattina erano presenti entrambi in Calabria (il primo a Lamezia, il secondo a Cosenza). Anche il tecnico milanese, dunque, sollevato dall’incarico a dicembre e sostituito proprio da Occhiuzzi, è stato allertato. E a chiamarlo sarebbe stato direttamente il presidente Guarascio, mentre il ds Goretti aveva già raggiunto un accordo con Bisoli e quest’ultimo stava arrivando in città. È chiaro, allora, che tra presidente e ds vi sia stata diversità di vedute. Alla fine è passata la “linea Goretti”, ma qualcuno dovrà chiarire, prima o poi, una vicenda del tutto paradossale e poco dignitosa. Perché chiamare in presenza due allenatori? Perché la mano destra non sa cosa fa la sinistra?

La teoria, pur circolata, del richiamo di Zaffaroni per rescindere il contratto, non regge assolutamente, visto che si poteva scegliere anche un altro giorno se era questa un’impellenza. Ma un’impellenza, questa, non era. Quale conseguenza potrà avere, allora, tale grave divergenza tra presidente e ds?

La scena sembra ricalcare per larghi tratti quella che poi portò nell’ottobre 2017 all’arrivo di Braglia in panchina dopo un casting davvero particolare, con Guarascio a contattare allenatori e Trinchera a valutarne altri (tra cui Braglia). Anche in quel caso vinse la linea del ds…

Resta il problema di una gestione che sta diventando ballerina: si è trattato di una situazione davvero ridicola e deprimente. Si apre, comunque, un nuovo capitolo, dunque, per la panchina rossoblù, mai così problematica come in questa stagione. E si spera possa essere quello giusto, visto che dallo scorso 8 dicembre, quando vi fu l’esonero di Zaffaroni, il trend in classifica non è cambiato: è vero che sono state tante le difficoltà oggettive in cui si è dovuto muovere lo stesso Occhiuzzi, ma i risultati non sono arrivati ugualmente e la situazione di classifica, pur non essendosi aggravata in maniera irrimediabile (anche grazie alle frenate altrui), è rimasta molto critica. Il ds rossoblù nelle ultime ore ha contattato diversi allenatori (Nesta e Cosmi due dei nomi circolati con più insistenza, con quest’ultimo che fino alla tarda serata di mercoledì sembrava ormai ad un passo dalla panchina rossoblù), ed è stata presa in esame anche la possibilità di richiamare Zaffaroni, ma poi probabilmente si è pensato che servisse una scossa più decisa, con un tecnico nuovo e dalla personalità d’impatto molto forte nello spogliatoio. Bisoli è senz’altro un tecnico di personalità, e dovrà lavorare per tirare fuori nuove motivazioni.

Bisoli, 56 anni, nella scorsa stagione ha allenato la Cremonese in B. In precedenza due anni al Padova, e ancor prima Vicenza, Perugia (con Goretti ds), Cesena, Bologna e Cagliari. Il tecnico bolognese prende in mano una squadra con la quale dovrà cercare di fare meglio di quanto fatto in precedenza e soprattutto dovrà ricostruire psicologicamente uno spogliatoio che comunque non appariva sereno negli ultimi mesi. La media di Zaffaroni è stata di 1 punto a partita nelle 16 gare sulla panchina rossoblù (anzi, leggerissimamente in meno, visto che i punti in classifica erano 15 al momento del suo esonero). Quella di Occhiuzzi di 0.5 a partita (4 punti in 7 gare). Bisoli dovrà raddoppiare la media di Zaffaroni. L’impresa, se saranno toccati i tasti giusti, non è impossibile. E’ solo maledettamente difficile, ma l’incantesimo lanciato dal destino con la sconfitta di Lecce lo scorso 1° novembre (da lì sono iniziati i guai, con la miseria di 5 punti conquistati in 13 partite) deve essere spezzato…

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