Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace
2 minuti per la letturaROMA – “Gli sbarchi, di fatto, non si sono mai interrotti. Finché il mondo non cambierà, finché non ci sarà un mondo diverso, la storia sarà la stessa. Non c’è alternativa alla politica dell’accoglienza. I fatti lo dimostrano”.
Così all’AdnKronos l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano, a proposito della ripresa massiccia degli sbarchi sia in Sicilia che in Calabria.
“L’ho imparato confrontandomi coi fatti – spiega Lucano – chi non ha mai avuto a che fare con le persone, con le loro storie, leggendone solo sui giornali, che riportano i fatti a seconda dell’orientamento politico, non capisce la realtà, che è ancora più sconvolgente se vissuta in prima persona, come ho fatto io da sindaco di Riace. Quando si dice aiutiamoli a casa loro, le persone piangono, perché loro non hanno nessuna alternativa se non quella di lasciare le loro terre, e non solo per la guerra, ma per la terribile piaga della povertà. Dobbiamo riuscire a immedesimarci”.
“I bambini vivono e crescono per le strade – sottolinea Lucano – non riescono nemmeno a capire chi è il padre e chi la madre, ed è sconvolgente. Ecco, finché ci sarà un mondo così, l’emigrazione sarà inevitabile. Per gli emigranti partire è un sogno. E invece i governi italiani finora hanno varato decreti, come quelli sulla sicurezza, che non hanno tenuto conto dei diritti umani, oppure hanno praticato i respingimenti in mare, che poi la Corte europea dei diritti umani ha condannato. I governi italiani hanno varato accordi coi capiclan libici, e in Libia i migranti stanno nei lager”.
“A Riace – aggiunge Lucano – l’immigrazione è stata spontanea, non cercata con qualche accordo. E io non mi sono tirato indietro. Forse perché sono calabrese, e i calabresi non restano indifferenti rispetto a chi è in difficoltà, non cercano il profitto da ogni azione, il guadagno, non hanno un atteggiamento egoistico. Riace dimostrava che con gli immigrati il paese non aveva un problema in più. L’accoglienza, invece, dava impulso a una rigenerazione sociale e urbana, si recuperavano le attività, gli asili, si creavano opportunità di lavoro. Tutto era facilitato”.
“Il messaggio che arrivava da Riace era semplice – afferma l’ex sindaco di Riace – e cioè che nei paesini che si stanno spopolando, diventando ‘fantasmà, solo l’immigrazione può invertire la tendenza rispetto al calo demografico. Non c’è alternativa all’accoglienza. Quale altra possibilità abbiamo? Salvini dice che un giorno gli italiani che sono emigrati torneranno. Ma questa è propaganda, e invece bisogna avere rispetto della realtà. I governi avrebbero dovuto adottare una politica dell’accoglienza, che è anche conveniente da tutti i punti di vista, dal lavoro all’assistenza agli anziani”.
“Ripeto – conclude Lucano – non c’è alternativa alla politica dell’accoglienza, e quella da me adottata da sindaco di Riace era quella giusta, lo dimostrano i fatti. Che cosa rimane oggi, dopo il terremoto che si è riversato su di me per non permettere che il messaggio del rispetto dei diritti umani passasse?”.
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