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Le proteste di questi giorni al liceo Valentini

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CASTROLIBERO (COSENZA) – Ha sciolto ogni riserva e alla fine ha deciso di denunciare la studentessa del liceo scientifico del polo scolastico “Valentini-Majorana” di Castrolibero, che ha dichiarato di aver subito molestie a sfondo sessuale da parte di un insegnante di matematica e fisica quando era al primo anno di scuola.

Al centro della vicenda ci sarebbero delle “carezze” rubate e la richiesta di foto da parte del docente delle parti intime della studentessa – oggi maggiorenne – per ottenere la sufficienza nella propria materia.

Secondo quanto si apprende, la giovane questa mattina si è recata dai carabinieri per mettere nero su bianco la propria versione dei fatti.

Nella mattinata di oggi, intanto, le proteste sono diventate più forti e insistenti (LEGGI) quando, all’entrata dei docenti – secondo quanto hanno riferito i ragazzi – sono stati vittima di un gesto di violenza da parte di un insegnante. «Eravamo all’ingresso con le mani alte e ben in vista e stavamo solo chiedendo ai docenti di entrare dal cancello pedonale, ma all’improvviso – ha riferito uno dei ragazzi che ha deciso di sporgere formale denuncia (GUARDA IL VIDEO) – uno di loro ha aggredito me e un mio compagno». Una situazione incresciosa che acuisce l’acredine tra il corpo docenti e gli studenti che da giorni rivendicano attenzione e chiarezza in merito a presunti casi di molestie sessuali ai danni di alcune compagne e atteggiamenti vessatori e violenti da parte di qualche professore nei riguardi di più ragazzi. Ad aggravare la situazione è l’atteggiamento della dirigente scolastica – a detta dei ragazzi – poco incline al dialogo.

La vicenda ha contorni poco chiari e ha principalmente tre antagonisti: gli studenti, che occupano la scuola perché stanchi delle vessazioni e degli atteggiamenti discriminatori nei loro confronti da parte di alcuni insegnanti e delle ragazze (almeno tre) che raccontano di essere state vittime di violenze a sfondo sessuale da parte di un docente di matematica e fisica (GUARDA IL VIDEO); il corpo docente che non accetta che l’infamia ricada su tutti e la dirigente scolastica, Iolanda Maletta, che nega di essere mai stata a conoscenza di fatti simili. Contro il docente anche la parlamentare del Pd Laura Boldrini (GUARDA IL VIDEO).

Al centro c’è la Procura di Cosenza che ha avviato un’indagine conoscitiva per verificare la veridicità dei fatti denunciati dagli studenti. La dirigente scolastica ieri mattina ha convocato un consiglio docenti che si è riunito e ha redatto, votato all’unanimità e proposto un documento ai ragazzi. «Se ci sono stati nel corso di questi anni azioni, comportamenti, episodi – è scritto nel documento – che hanno in qualche modo incrinato il rapporto di fiducia tra le diverse componenti scolastiche è interesse di tutti che questi emergano in piena luce e siano valutati e perseguiti nelle sedi opportune, comprese quelle giudiziarie. È interesse soprattutto di noi educatori, fortemente consapevoli della responsabilità di un lavoro non solo difficile ma troppo spesso avaro di soddisfazioni sia umane che professionali, che la verità si affermi pienamente».

Intanto, i genitori (ad onore di cronaca uno sparuto gruppo) dei ragazzi hanno chiesto l’intervento dell’Ufficio scolastico regionale, perché «mia figlia, come tanti altri figli, a queste condizioni – ha detto un genitore – non può restare. Vogliamo che si faccia chiarezza e soprattutto rifiutiamo categoricamente ogni forma di violenza da parte di chicchessia». Una vicenda, quella del Valentini, che lascia aperti diversi interrogativi, ma che dopo le denunce non possono più rimanere sospesi.  

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