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SONO due le vittime del grave incidente che si è verificato ieri sulla Camastra-Calvello.
L’avvocato Romano Russo, classe 1958 e potentino di adozione, e Domenico Raimondi, trantaquatrenne di Anzi, hanno perso la vita nel frontale che si è verificato in mattinata, poco dopo le sette, lungo la strada di collegamento tra Anzi e Calvello.
È stato arrestato – piantonato in queste ore in ospedale a Potenza – il ventottenne rumeno che guidava l’altra autovettura coinvolta nello scontro: era ubriaco, con un tasso alcolemico nel sangue molto superiore a quello consentito. L’accusa è di omicidio colposo plurimo aggravato.
La Fiat Panda su cui viaggiavano le due vittime è stata presa in pieno dalla Pegout 407 su cui si trovavano due giovani di origine rumena – di 28 e 25 anni, entrambi operai. Dopo aver schivato alcune auto, la Panda ha colpito il veicolo guidato dall’avvocato Russo, scaraventandola fuori strada in modo violento
I due rumeni sono sopravvissuti all’impatto: trasportati in eliambulanza all’ospedale San Carlo ne avranno per alcune settimane. Per entrambi l’alcol test è risultato positivo.
Sul luogo dell’incidente in poco tempo si è riversata una piccola folla di amici e parenti delle due vittime.
Sul posto i carabinieri di Viggiano, che conducono le indagini, il 118 Basilicata Soccorso e i vigili del fuoco. Ci sono volute diverse ore per tirare via dalle lamiere i corpi di Russo e Raimondi.
L’avvocato Russo era un professionista molto rispettato e conosciuto nel capoluogo, marito del giudice Gesummaria del Foro di Potenza. Raimondi lavorava come dipendente in un’azienda agricola: lascia una bimba di pochi mesi.
Drammatica la dinamica dell’incidente. Raimondi e Russo si trovavano su quel percorso con altri amici, in una carovana gioiosa, diretta in montagna a raccogliere funghi, approfittando della giornata di sole. All’improvviso, su un rettilineo, è sbucata in direzione opposta la 407 che procedeva a velocità fortissima, ha invaso l’altra corsia, evitato le prime tre vetture e ha travolto la Panda.
Alla grande commozione delle famiglie, si è aggiunta anche la rabbia degli amici e di quanti hanno appreso dell’esito dell’alcol test per i due sopravvissuti.
È su Facebook che la polemica ha preso piede, tra accuse di razzismo («conta che fossero ubriachi, non rumeni o di qualunque altra nazionalità») e appelli a cacciare chi da straniero viene nel Paese commette reati («farabutti, non meritano nulla»).
Quello che resta è tanto dolore: due comunità sono state colpite da una perdita assurda.
sa.lo.
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