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POTENZA – Due comunità – San Chirico Nuovo e Anzi – unite ieri dal dolore per l’ultimo saluto all’avvocato Romano Russo e al suo amico Domenico Raimondi, deceduti domenica mattina a seguito di un incidente stradale, avvenuto nei pressi di Calvello, causato da un uomo che, alla guida in stato di ebrezza, si è schiantato contro l’auto sulla quale viaggiavano le due vittime, rispettivamente di 56 e 34 anni.
E così quella domenica che per Russo, Raimondi e i lori amici doveva essere una giornata da dedicare alla caccia, in pochi secondi si è trasformata in una tragedia. Tragedia che ha distrutto due famiglie e due comunità.
Ieri mattina, alle 11.30, nella chiesa di San Nicola a San Chirico Nuovo, l’intero paese ha voluto dare l’ultimo commosso saluto all’avvocato Romano Russo. Durante la cerimonia religiosa il ricordo degli avvocati, dei magistrati e dei tanti amici sia di San Chirico, suo paese d’origine, che di Potenza, sua città d’adozione. Durante la cerimonia funebre un pensiero e una preghiera anche per i familiari di Domenico Raimondi.
La cerimonia funebre di Domenico Raimondi, 34 anni, dipendente di un’azienda agricola, con una figlia di pochi mesi, si è tenuta ad Anzi alle 15 e 30.
Sia ad Anzi che a San Chirico, così come a Potenza, gli amici di Romano Russo e Domenico Raimondi hanno continuato a domandarsi il perché di quella tragedia.
Il ventottenne, di nazionalità rumena, che invadendo la corsia opposta si è schiantato frontalmente contro la Fiat Panda dove si trovavano Russo e Raimondi, aveva già dato segni di squilibrio in un bar di Anzi. Non a caso, dopo lo schianto, l’uomo è risultato positivo all’alcol test superando di 5 volte il limite consentito per legge. ano chiesto l’intervento dei Quello che è accaduto dopo, purtroppo, è storia nota. Lungo la strada che da Anzi porta a Calvello la Peugeot a bordo della quale viaggiava il ventottenne – con lui un connazionale anche lui positivo all’alcool test – ha invaso la corsia opposta. Il fuoristrada che precedeva la Panda di Russo e guidava la “carovana” di vetture che era partita per la battuta di caccia è riuscita a spostarsi in tempo, evitando l’auto impazzita che arrivava in direzione contraria. Russo non ha potuto evitare l’impatto. Il ventottenne, accusato di omicidio plurimo aggravato, ieri è stato trasferito dall’Ospedale San Carlo al carcere di Potenza.
Ieri le due comunità di San Chirico e Anzi, ancora sotto shock per quanto accaduto, si sono strette attorno ai familiari delle due vittime.
In merito poi a quanto scritto nell’articolo “Già sbronzo al bar, poi è scappato” pubblicato sull’edizione di ieri – articolo in cui si diceva che alcuni cittadini dopo avere visto all’interno del bar di Anzi il ventotenne rumeno bere qualche bicchiere di troppo avrebbero telefonato ai carabinieri segnalando il fatto e chiedendo un loro intervento – il Comando provinciale dell’Arma ha fatto sapere che nessun cittadino ha telefonato per segnalare il fatto. Anzi se qualcuno davvero ha visto qualcosa e non ha allertato le forze dell’ordine questo qualcuno non è meno colpevole di chi poi di fatto ha causato l’incidente. E questo anche perché il ventottenne ad Anzi era noto come un bevitore abituale. Tra l’altro i carabinieri hanno accertato che il giovane e il suo amico avevano trascorso la notata di sabato a bere a casa di un connazionale arrivando poi nel bar già belli che sbronzi cosa che è stata notata dai cittadini che domenica mattina si trovavano nel locale.

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