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IL WEBTEAM del Comitato Matera 2019 ha lavorato a 360 gradi. Analizzati 5000 tweets che da tutto il mondo hanno seguito l’audizione di martedì, pubblicate le foto postate su instagram (in tutto 700 di cui 269 georiferite). Piersoft Paolicelli non può che essere soddisfatto.
Il lavoro di tutti i componenti ha consentito risultati che la dicono lunga sulla community che si è creata attorno a questa candidatura.
«Ho seguito la visita sin dal mattino, con i primo scatti pubblicati già al loro arrivo al Belvedere».
E sui commissari aggiunge: «Hanno fatto moltissime domande sui Sassi, sugli abitanti che ci vivono e su altri aspetti.
Secondo me volevano comprendere quanto ci fosse di facciata e quanto fosse reale».
L’approccio con i componenti della delegazione, si è svolto all’insegna del rispetto delle loro esigenze. I commissari, infatti, non avrebbero gradito molto l’invadenza delle telecamere durante la loro visita a Lecce e alcuni titoli pubblicati il giorno dopo.
A Matera si sono interessati in particolare del progetto di Unmonastery, che rientrava nell’ambito del tema Open future inserito nel Dossier. Con particolare attenzione hanno seguito infatti le indicazioni di Bembo Davies.
«Erano particolarmente curiosi anche di comprendere cosa fosse Coderdojo – prosegue Piersoft – perchè hanno visto alcuni bambini che erano impegnati in un incontro all’insegna del principio “giocare divertendosi”, ovvero del nuovo mondo di entrare nel mondo della scuola con i maggiori strumenti professionali.
Il 17 ottobre una nostra delegazione sarà alla Camera dei Deputati per un incontro privato con il ministro dell’Istruzione.
Proporremo che diventi elemento da inserire in pianta stabile nella scuola italiana». Il gap italiano, infatti, è ancora molto ampio e investimenti ad hoc dal Governo sarebbero molto utili per crescere le future generazioni.
E poi la curiosità. «Ai commissari abbiamo mostrato una app che, mentre loro parlavano con noi e venivano fotografati, venivano indicati su una mappa. Uno strumento, questo, che ci consente di conoscere bene tutti coloro che ci sostengono e che nel 50% dei casi non vivono in questa città».

a.ciervo@luedi.it

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