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CATANZARO – La presidente facente funzione della Regione Calabria Antonella Stasi è stata sentita nei giorni scorsi dal procuratore aggiunto di Catanzaro Giovanni Bombardieri sulle nomine della sanità. E’ stata lei stessa a chiedere un appuntamento al magistrato. Tutto questo a pochi giorni dalla nomina, da parte del Governo, del generale Luciano Pezzi che ha già avviato l’iter per la revoca degli incarichi voluti dalla Regione (LEGGI), mentre la Guardia di finanza ha acquisito tutti gli atti emanati dalla stessa Regione (LEGGI). Contro i nuovi manager si erano schierati anche i Ministeri competenti (LEGGI).
«Ho sentito il dovere di farlo – dichiara in una nota Antonella Stasi – in virtù del mio ruolo e per il clamore mediatico che si è scatenato nelle ultime settimane. Indipendentemente dalle diversità di vedute tra i vari organi che si sono espressi sulla materia, mi preme ribadire che tutte le decisioni di questa Giunta regionale vengono assunte nel solo interesse dei calabresi».
Stasi chiarisce che «la Giunta ha agito in perfetta linea con i pareri assunti. Ha deciso per come doveva. La tutela dei Lea non è negoziabile e non è soggetta ad alcun genere di condizione. E’ la Costituzione che li impone ed è, quindi, compito dell’Esecutivo regionale, seppure in prorogatio, renderli esigibili ai cittadini. La certezza dei Lea ha reso obbligatoria la nomina dei commissari, per l’individuazione dei quali la Giunta ha deciso di indicare soggetti in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa nazionale. Tutto questo ha imposto alla Giunta regionale di pronunciarsi per la nomina dei commissari, considerata l’indifferibilità e l’urgenza di assicurare ai cittadini – conclude – i livelli essenziali di assistenza, privi com’erano delle guide manageriali preposte».
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