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MIGLIONICO – Salme mobili. Ottobre d’esumazioni. Come disposto dal Regolamento di Polizia mortuaria, da questo mese, probabilmente per carenza di “terra” e per liberare posti nel vecchio Cimitero comunale, si procederà all’esumazione ordinaria delle salme inumate da oltre 10 anni.
Un trasloco con “a’ casciulella cu ‘e qquatt’osse dritte dritte dinto a n’ata fossa”, come recitava la poesia “A livella” di Totò, non sarà possibile. Le ossa restanti di ciascun defunto, al massimo e su espressa indicazione specifica dei familiari, potranno trovare nuova collocazione solo se comunicato prima che tale esumazione avvenga. Gli elenchi delle salme da esumare, sono stati pubblicati e lo resteranno per consultazione e per almeno trenta giorni a far data dal 22 settembre, presso la bacheca del Cimitero comunale -ingresso principale; sull’Albo pretorio online del Comune di Miglionico accessibile dal sito web ufficiale www.miglionico.gov.it oltre che presso l’ufficio di Stato civile del Comune. Ad essere esumate per il momento saranno 18 salme.
Persone decedute a partire dal 1982 e fino al 1987. Per queste esumazioni, oltre all’avviso pubblico, ai familiari più stretti e rintracciabili delle salme che si dovrebbero muovere, sono stati inviati degli avvisi personali. Si precisa, inoltre, nell’ Avviso pubblico, che per le tombe in evidente stato di abbandono e/o per le quali non sono rintracciabili i parenti delle salme inumate, si procederà comunque ed esumazione ordinaria, a raccogliere i resti mortali ed a depositarli presso l’ossario comune. Qualora venga richiesto dai familiari, la conservazione dei resti in ossarietto, in tombe o loculi privati, la raccolta, la traslazione e la tumulazione, sono subordinati al pagamento di somme indicate in tariffa, previa formale richiesta da presentarsi al Comune. E le somme per poter dare una nuova casa alle ossa dei propri familiari, che includono le operazioni di raccolta, di traslazione e di tumulazione sono subordinate al pagamento di 200 euro, cui bisognerà aggiungere la somma di 57 euro per i diritti di segreteria. Lapide, croce e altri ricordi personali posti su ogni fossa, potranno essere ritirati solo dai familiari che ne faranno espressa richiesta al Comune entro un tempo limite comunicato. Trascorso tale tempo, i predetti oggetti saranno acquisiti tra i beni di proprietà comunale.
«Questa operazione –precisa l’impiegata comunale Rosa Fiore, delegata a seguire le procedure di esumazione- non viene attuata ogni anno, ma è subordinata a delle necessità contingenti».
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