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TORINO – Ben 134 anni per 12 imputati. Questa la richiesta della Procura della Repubblica di Torino per le condanne delle persone coinvolte nel processo scaturito all’indomani dell’operazione “Colpo di Coda” sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. 

Nello specifico, i pubblici ministeri Roberto Sparagna, Monica Abbatecola, e Giuseppe Riccaboni hanno chiesto pene comprese tra un minimo di 8 anni e un massimo di 15 anni di carcere per associazione a delinquere di stampo mafioso e altri reati connessi all’azione criminale. Secondo l’accusa gli imputati avevano creato due ‘locali’ di ‘ndrangheta nelle zone di Chivasso in provincia di Torino e Livorno Ferraris in provincia di Vercelli. 

Nell’ottobre 2012 l’operazione aveva portato all’arresto di una ventina di persone. Sei imputati erano già stati condannati in abbreviato mente in due avevano patteggiato la pena. 

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