Il carrello della spesa in un supermercato
3 minuti per la lettura«È cambiato il mio modo di fare la spesa. Se prima compravo un chilo di frutta ora prendo tre mele». A parlare è la signora Teresa che incontriamo in un negozio di ortofrutta della città. «Sono sempre stata attenta allo spreco – ha poi aggiunto Teresa – sono una pensionata, ma ora si tratta di non poter più comprare».
LEGGI IL PARERE DI UNINDUSTRIA CALABRIA SUL CARO BOLLETTE
Sotto accusa c’è il rincaro dei prezzi. La spesa complessiva per gas ed elettricità, che – secondo le stime di Confcommercio – passerà da 11,3 miliardi di euro del 2021 a 19,9 miliardi (+76%), sta già avendo un effetto valanga sul rialzo dei costi per i beni di prima necessità. Un conto salatissimo per 1 milione di imprese: le più colpite dalla pandemia e che ora rischiano in tantissime la chiusura.
La voce di Francesco, commerciante, conferma il dato. «L’aumento ci costringerà a chiudere, dopo quello che abbiamo passato con la pandemia anche questa non ci voleva. È aumentato tutto – ha poi proseguito Francesco – e noi siamo costretti a maggiorare i prezzi, ma la gente alla fine decide di non comprare. L’aumento delle materie prime, i rincari della corrente, le tasse, i costi del personale, le banche, se calcoliamo tutto praticamente non incasso nulla. La verità è che lo stato mi costringerà a chiudere e farmi una bancarella abusiva come tante, almeno non pago le bollette e le tasse, coì forse qualche soldo lo porto a casa».
Il costo dell’energia elettrica per determinate categorie è triplicato. « La maggior parte delle aziende agroalimentari consuma energia elettrica di notte e di giorno e questi aumenti stanno facendo saltare tutti gli equilibri. La bolletta di gennaio 2021 era pari a 32mila euro, quella di adesso segna 81mila euro. Cifre insostenibili per un imprenditore, specie al Sud». Ha spiegato Stefania Rota, presidente Sezione Agroalimentare Confindustria Cosenza e del Consorzio dei salumi di Calabria dop.
Tra le categorie più colpite ci sono bar e ristoranti. «Si tratta di imprenditori – ha poi concluso la Rota – appartenenti a due categorie già pesantemente segnate dalla pandemia e che oggi subiscono un scossone ancora più duro. L’appello al Governo e che trovi in tempi rapidi soluzioni per arrestare questa emorragia perché noi imprenditori calabresi siamo caparbi e cercheremo di resistere, ma non siamo invulnerabili».
I quasi 200 mila ristoranti – dati Confcommercio – registreranno una maggiore spesa elettrica che passerà da 7 mila a 12 mila euro che, con il gas, farà segnare un maggiore costo totale che da 11 mila € salirà fino a 19 mila euro. Per gli oltre 200 mila negozi alimentari, che usano molto l’elettricità per la refrigerazione degli alimenti, la bolletta elettrica passerà da 15 mila a 24 mila euro. A pesare sui conti dei cittadini anche il petrolio la cui quotazione, dopo mesi di sostanziale stabilità, è arrivata a 87 dollari per barile, circa il 60% in più rispetto ad un anno fa. A questo si aggiunga l’entrata in vigore del green pass anche per recarsi nei saloni di bellezza, parrucchieri e per lo shopping. Strette necessarie per contenere i contagi, ma che non aiutano l’economia locale.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA