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COSENZA – I giudici del tribunale di Cosenza hanno assolto Oliverio Acri, Irene Iaconetti e Romilda Ciardullo accusati di falsa testimonianza nel processo di primo grado nei confronti di Padre Fedele, accusato di violenza sessuale su una suora. Il 18 settembre scorso i giudici della Corte di Cassazione hanno annullato con rinvio la sentenza di condanna a 9 anni e 3 mesi emessa nei confronti dell’ex frate dalla Corte d’appello di Catanzaro (LEGGI LA SENTENZA). Fondamentale sarebbe stato, nella decisione della Suprema Corte, il dossier presentato dalla difesa di Padre Fedele (LEGGI).

In particolare, Acri e Iaconetti, difesi dagli avvocati Francesco Gambardella e Giuseppe Cutrì, erano accusati di falsa testimonianza per aver fornito una prova d’alibi falsa mentre Ciardullo, difesa dall’avvocato Rosario Carbone, solo di falsa testimonianza. Nei confronti dei tre imputati l’accusa aveva chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione. Le tre persone assolte erano state sentite in qualità di testimoni nel corso del processo di primo grado e dopo la sentenza il pubblico ministero aveva chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per l’ipotesi di reato di falsa testimonianza. 

Soddisfatto per l’assoluzione dei tre imputati l’avvocato Rosario Carbone, difensore di Romilda: «L’assoluzione dall’accusa di falsa testimonianza è un ottimo risultato. Questo significa che il vento è cambiato rispetto alla sentenza di primo grado».

 

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