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VIGGIANO – Tutti attorno ad un tavolo di lavoro per discutere delle spinose tematiche legate “all’occupazione, all’ambiente, alla salute ed alla sicurezza dei cittadini”. Si è svolta ieri sera il meeting tra i sindaci dell’Alta Val d’Agri, Regione Basilicata, le compagnie petrolifere e le ditte dell’indotto presenti nel comprensorio valligiano. Priorità alla piaga della disoccupazione ma nello stesso tempo ad un principio non negoziabile «la salute, la sicurezza dei cittadini e la tutela dell’ambiente” con la ricerca di soluzioni rapide ed efficaci. Al centro della discussione “territorio che deva guardare alla Val d’Agri”. Il Sindaco di Viggiano, Amedeo Cicala ha esordito «l’impresa che viene qui deve voler bene al territorio perché il petrolio e’ una ricchezza di questo territorio e qualche briciola deve rimanere qui. Cerchiamo una strada migliorare per arginare il problema occupazionale. Attraverso le royalties creare questo sistema di produzione. Ma si deve fare di più ance per la sicurezza che sta diventando un problema serio. Dobbiamo trovare delle soluzioni e una strada comune nell’interesse di tutti». Il vice presidente del consiglio regionale, Paolo Galante ha auspicato che «che la Basilicata fosse trattata come la Norvegia e che Eni trattasse la Basilicata come la Norvegia». Subito dopo ha preso la parola il sindaco di Marsicovetere, Claudio Cantiani sostenendo che «lo Stato italiano non è la Norvegia. Noi siamo -ha detto Cantiani- coscienti di dare tanto alla regione ma abbiamo il diritto di sopravvivere. Abbiamo la necessità di avere risposte nell’immediato e riprendere un discorso con la regione e riconoscere le istanze di questo territorio. Principio basilare riconoscere in termine di salute, sicurezza e occupazione alla Val d’agri. La Val d’agri avrà una sola voce quella dei sindaci e della popolazione valligiana».
Il sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita ha fatto la considerazione che oggi il territorio e’ protagonista, anche perché per 15 anni questo protagonismo e’ mancato». A leggere i punti disattesi del contratto di sito, il sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, il quale si è soffermato «sul mancato rispetto delle modalità di approvvigionamento e sul coinvolgimento delle micro, piccole e medie imprese». Della presa di coscienza della situazione e sulla necessità di prendere provvedimenti sulle varie problematiche che attanagliano la Valle, ne ha parlato, invece il sindaco di Paterno, Michele Grieco.
Ribadito il concetto da parte del sindaco di Sarconi, Cesare Marte che ha ribadito un “no” deciso all’aumento dell’estrazione di idrocarburi.
Insomma i sindaci fanno sul serio e sperano che con la loro iniziativa, le cose possano davvero cambiare per il bene dell’intera Valle dell’Agri.
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