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REGGIO CALABRIA – Occhi puntati su Reggio Calabria e provincia. E anche oltreoceano, esattamente in Canada. Sono in corso a Roma le audizione del procuratore capo della procura di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho e del procuratore aggiunto Nicola Gratteri dinanzi alla commissione parlamentare antimafia presieduta da Rosy Bindi.
Grande attenzione da parte dei magistrati è verso le elezioni a Reggio Calabria, che torna al voto il 26 ottobre, dopo lo scioglimento per contiguità mafiosa. «La ‘ndrangheta ancora comanda e controlla il territorio in modo talmente pressante da condizionare l’espressione del voto. Il nostro sforzo per le prossime elezioni sarà di sostenere il voto libero attraverso controlli frequenti che possano consentire al cittadino di esprimersi liberamente e di ostacolare forme di condizionamenti e di intimidazioni da parte della ‘ndrangheta» ha riferito Cafiero de Raho. Quello del voto libero a Reggio è tra le priorità della procura dello Stretto.
Altro argomento, di cui ha parlato il sostituto procuratore Giuseppe Lombardo, è quello relativo alla vicenda dell’ex parlamentare del centrodestra Amedeo Matacena, che ha portato all’arresto, tra gli altri della moglie del politico Chiara Rizzo e dell’ex ministro Claudio Scajola. Gratteri, inoltre, ha posto l’attenzione sui rapporti tra la Locride e il Canada. E proprio oltreoceano che la ‘ndrangheta da anni ha messo solide radici e fa grossi business.
Al termine dell’audizione, la presidente Rosy Bindi, ha annunciato che la Commissione parlarmentare Antimafia rafforzerà, in vista delle elezioni regionali di fine novembre in Calabria, il codice etico per la formazione delle liste.
«La Commissione nella precedente legislatura – ha detto Bindi – aveva elaborato un codice etico per formare le liste che vorremo rafforzare già a partire dalla prossima settimana. Credo sia giusto presentare il nuovo codice etico “rafforzato” a Reggio Calabria. Non è uno strumento cogente, ma può smuovere le coscienze, affinchè si sentano impegnate a fare liste specchiate con persone che non vogliono voti della mafia e della ‘ndrangheta. E’ emblematico e simbolico – ha proseguito Bindi – che la commissione Antimafia faccia la sua parte. La nostra collaborazione può essere importante. Confermiamo l’impegno nello stare al vostro fianco per ottenere i risultati che ci stanno a cuore».
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