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MARINA DI GIOIOSA JONICA (RC) – Hanno occupato simbolicamente i binari per evitare la cancellazione di alcune stazioni e il taglio dei binari di “incontro” tra treni che viaggiano in direzione opposta. Le stazioni lungo la tratta Reggio Calabria-Taranto che saranno cancellate e diventeranno semplici “fermate” con un solo binario sono: Ardore, Bova Marina, Capo Spartivento, Caulonia, Ferruzzano, San Lorenzo, Gioiosa Jonica, Riace, Squillace, Isola Capo Rizzuto, Roseto Capo Spulico, tutte in Calabria a cui si aggiunge quella di Policoro che è in Basilicata. Il problema con la chiusura delle stazioni è che aumentano i tempi di percorrenza dei treni costretti, durante gli incroci, a fermate più lunghe nelle stazioni in cui c’è il doppio binario.
Per questo motivo ieri mattina sono arrivati davanti il piazzale della stazione ferroviaria di Gioiosa, una di quelle che sarà cancellata (e il colmo è che la struttura è stata ammodernata da poco), sindaci della Jonica ma anche della tirrenica e della Basilicata, movimenti politici, tra cui “Siderno Libera” (che il prossimo 25 settembre ha organizzato presso la sala dei congressi dell’Ymca, un convegno sui trasporti dal titolo “dalla protesta alla proposta”) e associazioni sociali, culturali e sportive, per scongiurare l’ipotesi del taglio.
Il meeting di protesta è stato organizzato dal Ciufer, il Comitato italiano utenti ferrovie regionali, presieduto da Domenico Gattuso. Un raduno che ha avuto l’effetto di compattare, per una volta, tutto il territorio e soprattutto di mettere a conoscenza del futuro che attende questa zona destinata, ormai al continuo isolamento dal resto della Calabria e dell’Italia. Il problema che è stato più volte sottolineato da Gattuso durante il suo intervento «è la volontà di cancellare la tratta ferrata della jonica» lasciando la bassa e l’alta Locride, il catanzarese e il territorio crotonese e quello dell’alto Jonio cosentino senza collegamenti ferroviari.
Una regia che è partita da tempo ma che è stata sottovalutata dalla politica istituzionale anche ieri, assente. Non vi è stata traccia di politici di alto livello, un segnale dell’abbandono in cui versa questo territorio e di cui nessuno si interessa. Certo è che se dovesse essere avviata una seria analisi con l’ottimizzazione della tratta ci sarebbero, senz’altro ricadute economiche e valorizzazione territoriale. «Questo linea – ha detto Gattuso – ha un rilevante potenziale non espresso per la mancanza di un adeguato piano programmatico».
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