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VILLA D’AGRI – Una campanella speciale, all’insegna di molte novità, quella suonata ieri mattina per gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Villa d’Agri.  L’augurio di inizio dell’anno scolastico è stato fatto all’interno del neo polo scolastico,  alla presenza del sottosegretario alla Sanità, Vito de Filippo, il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, il sindaco del paese, Claudio Cantiani, il dirigente scolastico, Robertella e naturalmente  i tanti genitori che hanno accompagnato  i propri figli a scuola. Una nuova struttura moderna e funzionale che ha permesso di accogliere tutti i piccoli studenti delle scuole elementari e medie. Dal costo complessivo di oltre 4 milioni di euro.  Orgoglioso e fiero, il sindaco Cantiani ha evidenziato il momento come una “giornata storica” per  la nostra comunità”, riferendosi al fatto  che da “anni il paese aspettava questa  struttura ma che in realtà è stata sempre promessa ma mai realizzata”. Motivo principale, l’assenza di fondi. «Abbiamo vissuto – ha continuato il primo cittadino –  di emergenza e quotidianità. Da quando mi sono insediato come sindaco, abbiamo dato una svolta che è stata confermata anche dalle ultime elezioni comunali, con un ampio successo rispetto al vecchio sindaco. Ciò dimostra l’ impegno da parte di quest’amministrazione, tracciando una strada, ormai sotto gli occhi di tutti. Al primo posto abbiamo messo – ha detto –  la cultura e la formazione, perché il nostro futuro passa attraverso i nostri figli. Abbiamo fatto un investimento importante, con il  supporto anche da parte della Regione Basilicata e dell’ex presidente Vito de Filippo che come primo atto di giunta ad Agosto del 2009 finanziò per 3 milioni e 300 mila euro il polo scolastico; a cui poi abbiamo aggiunto una quota di 750 mila euro di fondi comunali con un prestito della Cassa Depositi e Prestiti». Soddisfatto anche Lacorazza che ieri mattina ha voluto “salutare” l’inizio del nuovo anno scolastico attraverso una nota. A parere del presidente «occorre avviare una stagione di riforme, ed anche in Basilicata le istituzioni devono fare la loro parte. Occorre cambiare la legge regionale n. 33/2003 (la Giunta ha avviato l’iter), rafforzare la qualità del progetto educativo, mettere mano al sistema formativo regionale e adottare scelte efficaci  che tengano conto del mutato assetto istituzionale, per avvicinare il mondo della scuola al mercato del lavoro».

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