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FERRANDINA – Ora tocca a Matera e la condotta del Frida la cui sorgente nasce a San Severino lucano e finisce a Montescaglioso essere ammodernata, ampliata e completata definitivamente.
Se ne é parlato ieri mattina a Ferrandina in località Gesù Cristo in occasione del taglio del nastro del nuovo serbatoio che sancisce l’avvio all’esercizio delle nuove condotte e i nuovi serbatoi realizzati nell’ambito dell’intervento “Potenziamento e razionalizzazione dell’Acquedotto del Frida”, le cui opere realizzate comprendono 36 km di nuove condotte adduttrici e di opere d’arte minori che serviranno a garantire un’ottimale funzionalità anche in caso di guasti sullo schema e a ridurre il numero delle interruzioni idriche. Sul posto é giunto il Prefetto di Matera, Luigi Pizzi, il presidente di Acquedotto lucano, Rosa Gentile, il sindaco di Ferrandina, Saverio D’Amelio, il presidente dell’Ato Acqua, Angelo Nardozza, l’assessore alle infrastrutture della Regione Basilicata, Aldo Berlinguer, il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro e il direttore generale di Acquedotto lucano Gerardo Marotta, nonché molti sindaci tra cui il primo cittadino di Matera, Salvatore Adduce.
«È una giornata storica. I lavori realizzati – ha detto Rosa Gentile – e consegnati sono di notevole importanza per il funzionamento dell’intero schema. Non a caso l’intervento è stato considerato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, un’opera di buona pratica, perché è stata realizzata ad opera d’arte e conclusa con tre mesi di anticipo rispetto al previsto. Per questo motivo non posso che fare un plauso alle imprese lucane che hanno lavorato alacremente e con professionalità. Grazie alle condotte e ai serbatoi realizzati, Acquedotto Lucano ha compiuto una azione di spending review perché oltre a razionalizzare l’intero schema acquedottistico del Frida eliminando gli sprechi e aumentando la capacità di accumulo della risorsa, ha risparmiato risorse economiche destinate alle spese per il funzionamento degli impianti di sollevamento che, all’azienda costano circa 2 milioni di euro all’anno.
Il nostro auspicio, che poi ben si sposa con il sostegno di Acquedotto Lucano alla candidatura di Matera a città della cultura 2019, è quello di proseguire quest’opera e di estendere l’intervento fino alla città dei Sassi: così Acquedotto Lucano può distribuire acqua di sorgente e di qualità ai materani e assicurarsi la gestione del servizio anche in quella zone della città in cui a distribuire l’acqua è l’Acquedotto Pugliese – ha concluso – da cui noi ricompriamo la risorsa che gli abbiamo venduto. Sono fiduciosa e spero di potervi dare appuntamento al più presto a Matera per festeggiare il traguardo raggiunto». L’assessore Berlinguer ha plaudito anch’egli all’iniziativa. «Quando si lavora in sinergia tra Stato e Regioni – ha detto – si possono ottenere risultati importanti. Grazie al governo nella persona del sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro per aver condiviso con noi la realizzazione di questa opera esempio proficuo da tenere a mente in altre vicende. Il fatto che sia stata ammodernata ed estesa e che possa estendersi guardando Matera, valorizza il nostro bene primario, che non é solo il petrolio, ma anche l’acqua, una delle primazie che vanta la Basilicata. Acquedotto lucano ha lavorato bene in qualità di soggetto attuatore. Spero che non sia il capitolo finale di un libro, bensì il primo capitolo guardando alla ulteriore estensione della rete in territorio materano al fine di poter contribuire anche al fabbisogno della città dei Sassi. Un ringraziamento – ha concluso Berlinguer – a tutte le autorità oggi presenti e ciascuna per il proprio ruolo ha contribuito alla realizzazione di questa importante opera». Nell’intervento conclusivo della giornata l’onorevole Umberto Del Basso De Caro, ha detto che «Si tratta di un’opera importante e strategica, finanziata dallo Stato con un accordo tra Ministero e Regione Basilicata. Capisco perfettamente l’opportunità di far proseguire l’intervento fino alla città di Matera, occorrerà però un lavoro sinergico per ottenere un cofinanziamento. La Regione Basilicata – ha concluso il sottosegretario – dovrà fare la sua parte per reperire rapidamente delle risorse che potrebbero essere messe a disposizione, il Ministero ed io personalmente faremo quanto di nostra competenza e nelle nostre possibilità per poter raggiungere questo obiettivo».
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