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L’area dove è stato scoperto lo scheletro

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BARI – Macabra scoperta, nella tarda mattinata di ieri, nelle vicinanze di parco Perotti a Bari. Un cittadino che stava portando a spasso il cane si è improvvisamente imbattuto in uno scheletro umano, parzialmente interrato. I resti della persona scomparsa sono stati trovati nell’alveo del canalone vicino a parco Perotti, sul lungomare a sud di Bari. L’uomo ha immediatamente allertato i carabinieri della Compagnia Bari centro, giunti poco dopo nella zona per avviare gli accertamenti del caso e per cercare, soprattutto, di arrivare all’identificazione della persona sotterrata.

Con loro, anche gli operatori del Sis e i vigili del fuoco, oltre al medico legale, il professor Biagio Solarino. Sono stati proprio i vigili del fuoco, su precise indicazioni del medico legale, a recuperare intatto lo scheletro, poi portato al Policlinico di Bari per procedere a tutte le operazioni necessarie a risalire all’identità della persona cui appartengono quei resti. Difficile, al momento, fare delle ipotesi circa l’identità.

Lo scheletro rinvenuto lascerebbe intendere che quel corpo senza vita fosse lì da anni, magari da decenni. Poche le indiscrezioni trapelate, pare sia difficile stabilire finanche il sesso, anche se a un certo punto è circolata l’indiscrezione che quei resti potessero appartenere a una donna. Altra indiscrezione: pare che vicino allo scheletro ci fosse qualcosa, probabilmente dei resti di indumenti. Ma è difficile stabilire, al momento, se si tratta di vestiti della vittima o di altro che era vicino e si è poi attaccato allo scheletro.

Saranno soltanto gli accertamenti e gli esami tecnico scientifici eseguiti dai medici legali e dagli esperti a portare all’identificazione della persona scomparsa e sotterrata in quel luogo. I vari controlli e le analisi consentiranno, probabilmente, di stabilire anche le cause della morte, la presenza di eventuali lesioni, di particolari segni di violenza e altro. Operazioni comunque non facili, in considerazione degli effetti che avrebbero potuto avere gli elementi ambientali sul corpo, rimasto in quella zona per chissà quanto tempo.

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