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TRE giorni intensi di dibattiti, servizi agli stand, concerti, incontri di ascolto con lavoratori e tutte le persone che vorranno intervenire per popolare una piazza che aspetta solo di essere stimolata per “liberare il futuro”. Un futuro che sarà “liberato” a partire da oggi, alle 17, in piazza Don Bosco dove prenderà il via la tre giorni della seconda edizione della “Festa della Cgil Potenza e della Cgil Basilicata” che terminerà il prossimo 7 settembre con la presenza di Susanna Camusso.
Tanti gli argomenti sul piatto tra cui in primis lo sviluppo della Basilicata, con le proposte del sindacato ed il punto di vista delle istituzioni regionali e delle associazioni di categoria che meglio possono interpretare questo complicato momento di passaggio che al tempo stesso presenta opportunità da cogliere senza indugio.
E ancora dibattiti sul tema dell’agricoltura e della democrazia, dell’accoglienza e del lavoro nero, dell’impegno per la tutela dei diritti e per la costruzione del futuro, e poi una grande mostra dell’artista Jonathan Guaitamacchi, momenti ludici per i più piccini e l’angolo del gusto in piazza mercato.
Continua così il percorso iniziato lo scorso anno, in cui #liberiamoilfuturo continua ad essere il tema centrale che potrà anche essere seguito sui maggiori social network, in modo da partecipare al grande racconto condiviso che porterà a costruire un’idea comune di progresso.
Un momento di aggregazione come strumento di coinvolgimento, in particolare dei giovani, che sono i principali soggetti di un cambiamento necessario e non più rinviabile.
Se lo scorso anno la piazza è tornata a riaprirsi al confronto, alla condivisione, all’elaborazione, quest’anno l’obiettivo è quello di continuare a immaginare un mondo in cui la parola diritti sia anche sinonimo di progresso e sviluppo. Una festa per favorire la partecipazione, per parlare con le persone, per mettere in campo una nuova idea di futuro.
Per tre giorni le parole d’ordine saranno: lavoro, diritti, beni comuni, ambiente, inclusione, esigibilità, giovani, contratto, reddito minimo d’inserimento, smart city e welfare. Parole che vedranno il coinvolgimento di istituzioni, associazioni, artisti e media.
E così “Liberiamo il futuro” sarà sì lo slogan della festa ma sarà soprattutto l’appello dei giovani lucani disoccupati o inoccupati accolto dall’associazione sindacale.
In un momento difficile per il paese, la grave situazione politica e sociale non fa certo pensare a un autunno e a un futuro tranquillo. La Basilicata può liberare il futuro solo se rimette al centro il lavoro e i temi a esso legati. La festa diventa anche occasione ludica ma anche incontro tra generazioni. Il percorso è #liberiamoilfuturo, tema centrale che si potrà seguire sui maggiori social network e partecipare al grande racconto condiviso che porterà tutti a costruire un’idea comune di progresso.
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