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Il Governo Draghi

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Il governo ha messo la fiducia chiudendo alla Camera in maniera definitiva il percorso della manovra 2022 da trenta miliardi. Piazza Affari ha celebrato l’avvenimento con un passo avanti dello 0,79% che rappresenta il quinto rialzo consecutivo.

Bene anche lo spread sceso a 133,5. Con questi risultati i mercati finanziari entrano a vele spiegate nel 2022: Piazza Affari si trova ai massimi e secondo gli esperti il differenziale fra Btp e Bund non dovrebbe superare i 150 punti. Neanche se le tensioni politiche dovrebbero esplodere come possibili in occasione delle votazioni per il Quirinale.
Anche la manovra è costruita per evitare tensioni.

È stato rispettato il proposito espresso da Draghi che, in momenti come questi lo Stato non deve chiedere nulla ai cittadini ma deve dare. Si spiega così la riforma fiscale che restituisce 8 miliardi su trenta complessivi dell’aggiustamento previsti per il 2022. Nella stessa logica i benefici fiscali. Bonus idrico, bonus tv, bonus mobili, bonus facciate, bonus verde, bonus diciottenni, bonus affitti.

La lista degli incentivi per il 2022 contenuti nella manovra è quasi infinita. Su tutti spicca il Superbonus al 110%, intorno alla cui proroga, attesissima, si è concentrato gran parte del confronto politico durante il pur breve iter parlamentare della legge di bilancio. Le conferme rispetto allo scorso anno sono tantissime, con qualche new entry e qualche addio, a partire dal bonus vacanze. Anche se non esplicitati in manovra, a sparire saranno peraltro anche i bonus legati alle nascite, che saranno sostituiti a partire da marzo dall’assegno unico per i figli.

DAL 110% AL BONUS MOBILI, LA CASA SI FA NUOVA

Il Superbonus è ‘salvo’ per tutti fino alla fine del 2022. Tutti i proprietari delle case unifamiliari, ricchi o meno ricchi, potranno usufruirne fino al 31 dicembre del prossimo anno ad un’unica condizione: effettuare il 30% dei lavori entro il 30 giugno. Condomini, proprietari di edifici composti da due a quattro unità immobiliari ed enti del terzo settore potranno invece avvalersi dell’agevolazione fino al 2025, con un decalage: il 110% resta valido fino al 31 dicembre 2023, per scendere al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Confermati fino al 2024 anche bonus ristrutturazioni, ecobonus, sismabonus, e bonus mobili ed elettrodomestici con tetto di 10.000 euro per il 2022 e 5.000 euro per gli anni successivi. Il bonus facciate varrà invece solo l’anno prossimo al 60% e non più al 90%. Tornano anche bonus idrico e bonus tv e decoder mentre, tra le novità, arriva il bonus al 75% per abbattere le barriere architettoniche con ascensori o montacarichi.

COLONNINE, ACCUMULI, BONUS VERDE, GLI INCENTIVI GREEN

Le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici sono state inserite tra le agevolazioni del Superbonus valide fino al 2023 come interventi ‘trainati’ dei condomini. Il bonus verde al 36% per migliorare spazi verdi come balconi, giardini e terrazzi si potrà richiedere, invece, fino al 31 dicembre 2024. Con 3 milioni di euro viene inoltre finanziato il credito d’imposta per l’installazione di sistemi di accumulo negli impianti di produzione elettrica da rinnovabili, destinato anche ai sistemi già esistenti.

CASA E CULTURA, GLI AIUTI AI GIOVANI

Il bonus cultura per i diciottenni diventa strutturale grazie alla App18, una speciale carta elettronica per spettacoli, libri, quotidiani, musica e film, mostre, aree archeologiche e parchi, ma anche corsi di musica, teatro e lingua. Le agevolazioni fiscali per il rientro dei cervelli si estendono a docenti e ricercatori tornati in Italia anche prima del 2020.

La possibilità è legata al numero dei figli e all’acquisto di una casa in Italia. Ampliata anche la detrazione Irpef per gli affitti destinata ora agli under 31 per i primi 4 anni di contratto (non più 3), anche di una solo una stanza. Il limite di reddito per ottenerla è 15.493 euro. Prorogato di sei mesi, fino alla fine del 2022, anche lo sconto sulle tasse per gli acquisti della prima casa da parte degli under 36 con Isee sotto i 40 mila euro.

ADDIO A TERME, VACANZE, AUTO MA È ANCORA LOTTA AL COVID

Il bonus terme nato con il Decreto agosto non verrà rinnovato. Scade il 31 dicembre anche il bonus vacanze introdotto dal Decreto rilancio. Nessun nuovo finanziamento anche per l’ecobonus auto. Le risorse per l’automotive cambiano infatti destinatario: anziché incentivo all’acquisto diventano sostegno alla produzione. La manovra  istituisce un fondo da 150 milioni per i settore del turismo, dello spettacolo e dell’automobile, “gravemente colpiti dall’emergenza Covid”.

Entro i primi di marzo i ministeri dello Sviluppo, della Cultura, del Turismo e dell’Economia dovranno definire le modalità di assegnazione e le procedure di erogazione delle risorse. Nuovi stanziamenti arrivano peraltro anche per incarichi extra a psicologi per la cura in particolare del disagio di bambini e adolescenti.


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