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NAPOLI – File, lunghissime, in diversi centri vaccinali. File, altrettanto lunghe, davanti alla farmacie per effettuare i tamponi. Boom di test, in Campania, oltre 100mila, record di nuovi positivi (oltre 7.100, mai così tanti da inizio pandemia) ma anche sempre più decessi. Non solo. Tra chi è colpito dal virus e chi ha avuto contatti con positivi, iniziano anche ad aumentare le assenze dei lavoratori in ambiti essenziali, come il trasporto pubblico regionale. E’ il caso dell’Ente Autonomo Volturno (Eav): l’azienda di trasporti ieri si è trovata costretta a cancellare 13 delle corse programmate sulle linee della Circumvesuviana. E la ragione è chiara: «’causa improvvisa indisponibilità (malattia e quarantene) di personale, legata all’attuale emergenza epidemiologica».
Ieri, poi, anche un raid dei no vax: all’esterno del principale hub vaccinale di Napoli, quello della Mostra d’Oltremare, sono state trovate scritte tracciate con vernice rossa su un’ampia superficie di pareti e pannelli. Tra i messaggi, «il Governo mente» e «Salvate i bambini». Scritte cancellate e partita una denuncia contro ignoti. Intanto nelle ultime 24 ore, mai così tanti test sono stati esaminati in Campania. Secondo il bollettino dell’Unità di crisi della Regione Campania, sono 7.181, nelle ultime 24 ore, i casi positivi su ben 104.533 test esaminati. Cala il tasso di incidenza: se ieri era pari al 7,58%, oggi è 6,86%. Tanti i decessi, 18: 14 nelle ultime 48 ore; 4 deceduti in precedenza ma registrati ieri.
Negli ospedali resta stabile la situazione nelle terapie intensive con 35 ricoveri (-1 rispetto a ieri); salgono, invece, a 534 i posti letto occupati in degenza (+18 rispetto a ieri). Situazione sanitaria, sul filo, dunque. Intanto saranno riaperti i drive in per l’effettuazione di tamponi molecolari nei distretti di San Giorgio a Cremano- San Sebastiano al Vesuvio e Cercola-Pollena Trocchia, comuni ad alta densità abitativa. in questi giorni, come aveva denunciato anche il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo, si erano registrate file anche di 5-6 ore: il provvedimento di riapertura è stato reso possibile grazie a un lavoro fatto di concerto tra Asl e i sindaci dei comuni interessati.
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