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L’area in contrada Colajanni individuata per la discarica

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BITONTO – Discarica di rifiuti speciali a Bitonto: sì, no, forse. Regna l’incertezza sul progetto per l’insediamento di una discarica in contrada Colajanni. Di sicuro c’è che il mese scorso, il consiglio comunale ha espresso, all’unanimità, parere contrario all’ipotesi, ma c’è anche che, nel frattempo, gli organismi preposti hanno tutti dato parere favorevole alla realizzazione, Città metropolitana di Bari compresa. Altra certezza è che il progetto è fortemente osteggiato dalle associazioni ambientaliste e da alcuni raggruppamenti politici che invitano anche a forti prese di posizione.

L’ultima denuncia-appello arriva dal consigliere di opposizione Franco Natilla (Bitonto Riformista): «È gravissimo che il sindaco metropolitano tace, il sindaco di Bitonto pure – scrive – È dal 4 novembre scorso che il consiglio comunale ha votato all’unanimità un ordine del giorno in cui si esprime netta contrarietà a tale evenienza. Stiamo aspettando che una delegazione di consiglieri venga convocata dal sindaco Decaro e di tanto si era occupato Abbaticchio. Sono passati 45 giorni e nessuna convocazione è pervenuta. La salute dei bitontini e non solo deve essere tutelata contrastando ogni tipo di azione che possa comprometterla.

L’area interessata dal progetto della discarica – aggiunge Natilla – è ricca di valenze naturalistiche e paesaggistiche e vocata ad un’agricoltura di pregio, ed è fondamentale che l’habitat interessato venga salvaguardato da interventi che turbino l’integrità e la funzionalità eco sistemica».

In precedenza – all’indomani della pubblicazione degli atti del procedimento in corso da parte della Città metropolitana su richiesta di Italia Nostra, pronta ad opporsi con proprie osservazioni critiche al progetto – era scesa in campo anche Sinistra italiana chiedendo al sindaco, Michele Abbaticchio, di dare mandato agli avvocati del Comune di impugnare i nulla osta rilasciati, e lanciato un appello alla mobilitazione generale: «Tutti noi siamo chiamati ad una unità di intenti: l’opposizione alla discarica con manifestazioni pubbliche e presidi anti Fer.Live».

Varie associazioni, dal canto loro, sono già mobilitate da tempo. La sezione locale dell’Anpi e le associazioni ambientaliste VogliAmo Bitonto Pulita e Mowgli hanno anche promosso dei banchetti informativi ricordando agli amministratori di «rendere prima consapevole e poi partecipe l’intera cittadinanza». E chiesto risposte rispetto al «silenzio». «A due mesi dal consiglio comunale che ha sancito unanimemente la contrarietà alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio rifiuti in contrada Colajanni, troppe ombre illuminano lo scenario politico locale, fra pressapochismo, negligenza e mancanza di volontà ad occuparsi di un così importante tema per la collettività», hanno denunciato le associazioni.

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Alice Possidente

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