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Il Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano, riunito in modalità in parte telematica nel pomeriggio di ieri ha dato il via libera definitivo al Piano d’Ambito Regionale, cardine sul quale verrà costruito, nel prossimo trentennio, il servizio idrico integrato della Campania. Il parlamentino guidato dal Presidente Luca Mascolo ha licenziato all’unanimità uno strumento di portata storica per costruire in Campania una gestione più moderna, economica, efficiente e sostenibile del ciclo integrato delle acque. Un successo che giunge al termine di un iter lungo e complesso. Il piano è stato sottoposto alla consultazione pubblica durante la quale i soggetti interessati (associazioni, comuni, stakeholders), hanno avuto la possibilità di evidenziare carenze e fornire ulteriori elementi conoscitivi da integrare all’interno del Piano e del Rapporto Ambientale, al fine di completare positivamente il processo di approvazione definitiva.

La VAS, la Valutazione Ambientale Strategica, ovvero quel processo che accompagna la pianificazione e la programmazione in modo da valutare ex ante eventuali interazioni negative, coinvolgendo attivamente e in modo integrato sia l’ente pubblico proponente il piano che tutti gli stakeholders pubblici e privati ha superato l’esame della Regione Campania. Grazie a questo provvedimento la Regione Campania soddisfa la condizione abilitante per l’accesso alle risorse comunitarie previste dal PNRR. L’opera, composta da migliaia di pagine tra elaborati grafici, tabelle e una relazione esplicativa, nella quale trovano spazio una capillare opera di ricognizione territoriale (con oltre 6 milioni di dati raccolti ed oltre 8.000 parametri utilizzati) è servita a fotografare lo stato in cui versano le infrastrutture idriche nei 550 comuni della Campania ed il piano programmatico degli investimenti fondamentali per garantire acqua sicura e di qualità ai cittadini campani. Un documento di portata storica prodotto, in house, dalla struttura tecnica guidata dal Direttore Generale, professore Vincenzo Belgiorno.

Raggiungere standard più elevati nella gestione delle reti e della distribuzione di acqua potabile, dei 12.000 km di reti fognarie e degli impianti di depurazione, estendere le reti di distribuzione ad aree non servite o servite in maniera insufficiente in modo da garantire il pieno soddisfacimento del fabbisogno di acqua potabile in tutte le aree della Campania. Coprire l’intero territorio regionale per i servizi di fognatura e di depurazione, incrementare i controlli sulle acque distribuite e sugli scarichi, rendere più efficienti i sistemi depurativi ed estenderli alle aree non collettate, ridurre i costi di gestione anche attraverso il potenziamento dell’utilizzo della tecnologia. Realizzare opere di ristrutturazione ed adeguamento delle reti, introdurre, infine, il controllo da remoto. Questi sono solo alcuni degli obiettivi da realizzare per migliorare la qualità della vita dei cittadini campani.

Una rivoluzione da 12 miliardi di euro l’ultima spiaggia per recuperare i ritardi accumulati nel corso dei decenni ed avvalersi finalmente di infrastrutture efficienti che consentano di eliminare lo spreco della risorsa più preziosa. Il punto forza del Piano è costruito dalla possibilità di implementare l’intero processo in un sistema informativo progettato per un adeguamento progressivo con la logica del miglioramento continuo, con aggiornamenti previsti ogni due anni per l’identificazione degli interventi possibili in relazione alle risorse economiche disponibili, degli interventi completati e della identificazione di nuove criticità puntuali emergenti. «Oggi abbiamo scritto una pagina storica per la Campania» afferma con orgoglio il Presidente dell’Ente Idrico Campano Luca Mascolo.

«Per la prima volta la regione si dota di uno strumento così articolato di ricognizione e di programmazione che sarà la bussola per la costruzione di un sistema idrico integrato efficiente, moderno ed economico nel prossimo trentennio. Non era scontato visto la complessità della materia e le difficoltà che abbiamo dovuto affrontare per un ente che ha assunto la piena operatività solo nel gennaio 2019. Era nostro dovere raggiungere questo obiettivo per il bene dei cittadini campani e abbiamo rispettato l’impegno come ci piace fare. Ringrazio il Direttore Generale Vincenzo Belgiorno e la struttura tecnica per la grande prova di professionalità, abnegazione e capacità messa in campo nei duri mesi di lavoro segnati anche dall’emergenza sanitaria da Covid».

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