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Emiliano con Ilarion Alfeev, presidente del dipartimento per le Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca

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Bari è ormai a tutti gli effetti la città che sta favorendo lo storico abbraccio tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa russa. La figura di San Nicola è il tramite di questo processo che si è innescato nel 2016 e lentamente, anche grazie al capoluogo pugliese, si sta sviluppando. Ad ammettere il ruolo strategico di Bari è stato, ieri, sua eminenza Ilarion Alfeev, presidente del dipartimento per le Relazioni ecclesiastiche esterne del Patriarcato di Mosca, a margine del convegno «Dialogo fra Religioni» che si è svolto nella sede dell’Università Lum di Casamassima.

«La collaborazione ecumenica – ha spiegato – si sta sviluppando non solo al livello più alto, quello dei capi delle Chiese, ma anche a livello di collaborazione tra vescovi, sacerdoti e fedeli. Proprio a Bari vengono custodite le reliquie San Nicola, che è il santo più venerato nella chiesa ortodossa russa».

«Ogni giorno dell’anno – ha continuato – tantissimi pellegrini russi vengono qui a Bari per pregare davanti alle reliquie del santo, invece il giorno della festa di san Nicola secondo il calendario giuliano che viene usato dalla chiesa ortodossa potete vedere qui migliaia di pellegrini russi». E’ proprio ieri, Alfeev, dopo l’appuntamento a Casamassima, ha raggiunto Roma per incontrare Papa Francesco e mettere a punto i dettagli del prossimo incontro tra il capo della Chiesa cattolica e il patriarca di Mosca.

«Papa Francesco – ha aggiunto Alfeev – ha parlato pubblicamente del suo desiderio di incontrare il patriarca, anche nel patriarca c’è grande desiderio di incontrare il Papa e, quindi, dopo l’incontro qui nella Lum partirò per Roma dove discuterò l’eventuale data e luogo dell’incontro con lo stesso pontefice. Il dialogo tra la chiesa cattolica romana e chiesa ortodossa russa sta procedendo molto bene.

Papa Francesco e il patriarca Kirill si sono incontrati a L’Avana nel 2016 per la prima volta e quello è stato il primo incontro della storia tra il Papa di Roma e il patriarca di Mosca. Sono passati cinque anni e adesso sentiamo vivamente la necessità di un altro incontro che speriamo di poter iniziare a preparare tra poco».

A lavorare sottotraccia c’è anche il governatore Michele Emiliano, che può vantare ottimi rapporti con le istituzioni russe e il Patriarcato: basti pensare che, nel momento più difficile dell’emergenza Covid, quando in Italia e in Puglia non erano a disposizione nemmeno le mascherine per medici e infermieri, proprio dalla Russia arrivarono quintali di materiale salvavita e macchinari.

«Da quasi 15 anni – ha ricordato ieri Emiliano incontrando Alfeev – la città di Bari e la Regione Puglia cercano in tutti i modi di facilitare il dialogo» tra la Chiesa cattolica di Roma e la Chiesa ortodossa russa. «Dal 2005 – ha aggiunto – dalla visita di Benedetto XVI, ha fatto seguito quella di Papa Francesco che è venuto a Bari molte volte e ha convocato riunioni importantissime con i vescovi del Mediterraneo.

Poi la visita del presidente Putin nel 2007 e del presidente Medvedev per la restituzione della Chiesa russa al Patriarcato di Mosca. In questi anni, attraverso episodi di reciproco aiuto, come quelli che abbiamo ricevuto dal Patriarcato durante la prima fase dell’emergenza Covid, e la presenza di San Nicola, i rapporti non sono stati solo in termini di religiosità ma anche di amicizia. E questa amicizia è forte, radicata e noi speriamo che possa favorire l’incontro a Bari tra Papa Francesco e il Patriarca Kirill, perché è il nostro sogno da tantissimi anni e speriamo che si realizzi presto».

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