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IL 28 giugno del 2012 S.D. (D) è al telefono con Claudio Argentino (A), 31enne di Melfi, indagato per estorsione ai suoi danni per l’episodio della Bmw e già indicato da un collaboratore di giustizia come un membro del clan Cassotta.
D: Oh Claudio
A: Oh S., tutto a posto?
D: M che, sono venuti a minacciarmi tutti e due Cla’
A: ah?
D: tutti e due sono venuti a minacciarmi sotto casa
A: Eee, dove stai adesso?
D: Adesso sto andando un fa fuori Rionero
A: E aspetta un momento, sono da solo, non ti preoccupare …inc…
D: No, no, già me ne sto andando basta, ti chiamo più tardi, mi vieni a trovare, per piacere?
A: Ma io ti vengo a trovare dove vuoi tu, però mica hai fatto l’infame? Mica hai fatto il fesso? Non fare niente Ste!!
D: No, no, no
A: …inc… è tutto a posto, ho parlato insieme a lui, è tutto a posto, non fare niente per piacere, altrimenti qui ci complichiamo la vita tutti quanti
D: Dai poi ti chiamo stasera, adesso sto …inc…
A: Ma non fare niente
D: Sto andando all’ospedale Claudio! Allora non hai capito? Sto male, hai capito?
A: Vai là e stai tranquillo che ci vediamo stasera e ci prendiamo una cosa insieme, ci rilassiamo un po’, non fare niente!
D: Va bene
A: Mi raccomando, ciao
D: Va bene
A: Ciao
D: Ciao
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