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POMARICO – Al termine della terza giornata di ricerche di Giovanni Sorriso, l’anziano 85enne risulta ancora scomparso.
Nella giornata di ieri, ovvero a tre giorni di distanza dalla scomparsa dell’uomo malato di Alzheimer, che s’era allontanato dalla propria abitazione della contrada pomaricana “Fontanelle”, le diverse decine di persone impegnate nel Piano di ricerca immediatamente attivato dalla Prefettura, fra Vigili del fuoco, Protezione civile del Gruppo lucano, Gruppo di speleologi del Cai (Club alpino italiano), Corpo forestale dello Stato e forze dell’ordine, non sono riuscite a trovare Sorriso.
L’anziano era uscito sabato, intanto per andare a comprare il pane come normalmente faceva, ed i panificatori sono sicuri di averlo, visto dato che Giovanni Sorriso ricordava di dover qualche centesimo del giorno prima al panificio; ma, da allora, Sorriso è finito nel nulla.
Nonostante l’ausilio dell’Unità cinofila dei Vigili del fuoco, gli elicotteri dello stesso Corpo e della Protezione civile, persino un drone fornito da un privato e spedizioni che son andate avanti per ore e ore, tranne che per brevi stop di qualche ora notturna. Al momento della scomparsa, Giovanni Sorriso indossava pantaloni grigi, una maglietta a maniche lunghe blu-verde e camicia chiara. Ed è sempre più necessario che chiunque abbia visto i carabinieri.
All’ultimo momento di coordinamento delle operazioni, avvenuto ieri mattina nella sala consiliare, il sindaco di Pomarico, Francesco Mancini, ha chiesto ai gruppi attivi di fare una quadra. Dunque, le ricerche sono continuate in una zona agreste cittadina, nei pressi della discarica di Manferrara Sottana.
Però senza trascurare, nuovamente, alcune strade del centro abitato. Osso e Ludd, i cani dei Vigili del fuoco non avevano trovato nulla.
Pur avendo lungamente ispezionato diverse aree del paese e quelle limitrofe all’abitato. Fra le altre cose, una psicologa al seguito della spedizione ha tracciato un profilo dello scomparso. Ne dovrebbe esser venuto fuori che, al di là di quello che era stato detto, Sorriso potrebbe soffrire di depressione dovuta a demenza senile.
Pare, fra le altre cose, che la sera prima dell’allontanamento, che perfino alcuni familiari adesso spiegano potrebbe esser stato volontario, Giovanni Sorriso avesse avuto una banale lite in casa.
Grazie al lavoro di Piergiorgio, il segugio di San Umberto impiegato con doti di cane molecolare nelle operazioni di ricerca, ha seguito le ultime tracce di Sorriso. E queste si fermano all’inizio di viale Kennedy, nei pressi della pescheria della zona, ma dall’altra parte del paese rispetto alla casa di Giovanni.
Il segugio era partito dalle parti di Piana Pacilio, continuato per la circonvallazione che l’anziano era quotidianamente solito percorrere, e s’è piantato in quel punto. Le ricerche proseguono.
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