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La Calabria in zona gialla, dove raggiunge Friuli Venezia Giulia e Provincia di Bolzano. E’ quanto emerge dalla tabella degli indicatori decisionali al vaglio della Cabina di Regia per il monitoraggio settimanale riunita questa mattina.

La Calabria ha superato tutti e tre i parametri che portano al cambio di colore: l’incidenza (a 119, contro un limite di 50), i ricoveri ordinari (16,8% contro un limite del 15%) e le terapie intensive (11,8%, contro un limite del 10%). Con questi dati, la zona gialla è automatica. Dovrebbe salvarsi, per il rotto della cuffia, la Provincia di Trento: incidenza molto alta (233) e terapie intensive al 16,7%, ma i ricoveri ordinari al 14,9%, a un soffio dalla soglia.

Non migliorano le due regioni già in giallo, con il Friuli a quota 23,3% di ricoveri e 14,3% di intensive occupate, e Bolzano rispettivamente al 19,2% e al 18%. E altre Regioni rischiano per la prossima settimana: oltre al Trentino, preoccupano la Liguria con le intensive al 12,4% e i ricoveri ancora sotto soglia al 13,6%, le Marche, rispettivamente al 14,8% e all’11,6%, e il Veneto con il 12,4% di intensive e il 12,1% di ricoveri.

Vedono avvicinarsi le soglie anche il Lazio, con il 9,6% di intensive e il 12,1% di ricoveri, e la Lombardia, 8,9% e 13,6%. Quanto all’incidenza, quella più alta rimane a Bolzano, ben 556,1 casi per centomila abitanti (la media italiana è 176), seguita da Friuli Venezia Giulia (378), Veneto (365,5), Valle d’Aosta (266,4) e Emilia Romagna (241). La più bassa in Molise, peraltro unica regione classificata a rischio basso, con 28 casi per centomila.

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