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POLICORO – Il Pronto soccorso di Policoro è ancora in forte difficoltà, nonostante le rassicurazioni espresse dal Direttore generale dell’Asm, Rocco Maglietta, durante un recente consiglio comunale, fortemente voluto dal sindaco di Policoro, Rocco Leone. Stando agli annunci di Maglietta, a breve il personale sarebbe stato potenziato, ma finora non si è visto ancora nulla.

Il Tribunale per i Diritti del Malato di Policoro, già agli inizi di luglio, aveva pubblicamente denunciato la situazione insostenibile del Pronto Soccorso. La denuncia non era nuova perché già negli anni precedenti, con congruo anticipo, era stato chiesto ai vari dirigenti di far fronte alle non comuni esigenze del periodo estivo.

«Già nel corso dell’anno il personale medico e paramedico è insufficiente -spiega la segretaria regionale di Tdm-Cittadinanzattiva Maria Antonietta Tarsia- ma nel corso dell’estate sono migliaia i cittadini che affluiscono sulle spiagge dell’arco jonico. Il numero dei pazienti che si reca al Pronto Soccorso si raddoppia. A tale rappresentazione del problema, faceva riscontro la presa di posizione dei dirigenti dell’Asm e dello stesso responsabile del Pronto Soccorso, nonché di qualche altro ben pensante: tutto andava bene e il Dg avrebbe dato soluzioni a tutti i problemi. In particolare si annunciava l’assunzione di due medici. Si è ripetuto il solito copione. All’annuncio della possibilità di assunzione, sia pure per un periodo limitato, non vi è stata alcuna risposta positiva. Si è sopperito con l’invio di qualche medico di Matera, ma ciò non ha risolto e non risolve i noti problemi.

Non occorreva una particolare scienza per sapere che l’interpello per l’assunzione temporanea va fatto alcuni mesi prima. A stagione iniziata è più difficile trovare disponibilità.

Alle denunce di insufficienza del personale del Pronto Soccorso è corrisposto l’assicurazione del responsabile secondo il quale tutto va bene. I fatti lo hanno smentito. -prosegue Tarsia- In particolare, è emerso che in un  turno di notte, che va dalle ore 20 alle ore 8 del mattino, vi è stata un’affluenza di 102 pazienti. Uno di questi, non potendo usufruire di un Eco-cardiogramma, ha deciso di raggiungere l’ospedale di  Matera.

Ci si renderà ora conto che affidare a un solo medico la cura di emergenza di oltre 100 persone nell’arco di 12 ore è pressoché impossibile.

Non si fa l’interesse del cittadino quando si nega la situazione di insufficienza e di pericolo. Il Pronto soccorso non  deve essere diretto dal dottore Tuttovabene -conclude ironica Tarsia- ma da un medico che garantisca un adeguato servizio di cura in momenti di emergenza.

Ci si augura che quanto ancora una volta evidenziato, spinga a soluzioni adeguate. Sappiano i dirigenti dell’Asm e il dottor Tuttovabene che, ove si dovessero verificare mancanze di prestazioni o prestazioni inadeguate a causa dell’insufficienza del numero degli operatori sanitari, il Tdm si rivolgerà all’autorità giudiziaria, affinchè coloro i quali risultassero responsabili, vengano chiamati a rispondere non per reati colposi ma per reati dolosi».

a.corrado@luedi.it

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