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Una vaccinazione

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COSENZA – Prima le minacce, poi i segnali di distensione, in mezzo una polemica con i sindaci. Il problema del basso numero vaccinazioni a Platì e San Luca denunciato dal commissario dell’Asp di Reggio Calabria Gianluigi Scaffidi ha acceso il dibattito. A partire da Occhiuto.

«Ci sono Comuni come Platì e come San Luca – ha detto – nei quali sono vaccinati solamente il 29 e il 30% degli abitanti. Ho avvertito il commissario: al primo focolaio, in quei Comuni istituirò subito la “zona rossa”. La maggioranza dei calabresi, che ha scelto la scienza, non può pagare per l’irresponsabilità di una minoranza irragionevole, che non si vaccina». La questione è di fatto già chiusa. Già ieri sono partite le telefonate con il commissario Scaffidi.

SINDACO DI PLATÌ: «AVREMMO PREFERITO UNA INTERLOCUZIONE»

Restano però i toni accesi. A partire dal sindaco di Platì Rosario Sergi: «Avremmo preferito un’interlocuzione istituzionale con la Regione Calabria, pur condividendo l’obiettivo della tutela della salute pubblica e l’avvio di una attività di informazione e prevenzione sul territorio».

IL SINDACO DI SAN LUCA: «MINACCE INACCETTABILI»

Subito all’attacco invece il primo cittadino di San Luca Bruno Bartolo. «Non credo sia infatti accettabile che una persona investita di tale carica, minacci provvedimenti, in chiave quasi punitiva, come la cosiddetta “Zona rossa”, probabilmente senza tenere conto delle dovute particolarità che il territorio ha in sé. E’ d’altronde innegabile, come tutti sanno del resto, che una consistente parte dei miei concittadini (circa 300 persone ) si sia ormai stanziata all’estero per motivi lavorativi e che buona parte della popolazione (circa 800 bambini) abbia un’età compresa tra 0 e 14 anni e che quindi, almeno per quelli di essa inferiore a 6, sia per il momento esentata da tale provvedimento. Analizzando e prendendo in considerazione questi due notevoli parametri, credo che la percentuale si alzi considerevolmente. Ma al di là di quest’infelice uscita del Presidente – ha proseguito – tengo a rammentare altri due provvedimenti adottati dalla Regione, sul finire del mese di agosto che hanno interessato i lavoratori di Calabria Verde vaccinati (a cui fu negato il sacro diritto al lavoro nei giorni della “zona Rossa”) e il territorio del Santuario di Polsi (cui ai pellegrini non qui residenti fu negli stessi giorni negato l’accesso, nonostante le dovute rassicurazioni del caso da parte del sottoscritto) che mi invitano a riflettere. Il tutto lascia un po’ tutti noi amareggiati e coscienti del fatto che, troppe volte e ingiustificatamente, si tenga a considerare San Luca una sorta di “atomo opaco del male”».

«Concludo, perciò – ha affermato Bartolo – auspicando che il Presidente tenga conto dei sopra-citati parametri e che, predisponga se possibile un Hub vaccinale (anche mobile) nel mio Comune, così che molti miei concittadini non in grado di poter raggiungere gli Hub limitrofi, abbiano modo di potersi vaccinare».

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