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Tilde Minasi

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COSENZA – E’  a Roma in questi giorni Tilde Minasi, assessore regionale al Welfare. L’esponente leghista è chiamata ad una difficile decisione dopo che ieri la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha fatto l’annuncio al termine della riunione della Giunta delle elezioni e delle immunità che ha preso atto del voto dell’Aula sulla relazione della stessa giunta. Questa l’11 novembre scorso era chiamata a decidere chi fosse destinato a prendere il posto del senatore Paolo Saviane, parlamentare leghista di Belluno deceduto il 20 agosto scorso.

Il relatore Durnwalder di attribuire il seggio vacante nella regione Veneto alla lista Fratelli d’Italia ed ha invece approvato la proposta di attribuzione del seggio alla lista Lega nella regione che non ha dato luogo ad attribuzione di seggi nell’ambito delle varie circoscrizioni, ossia la regione Calabria.

Ma l’incrocio fra Fratelli d’Italia e la Lega, in questa vicenda, non finisce mica qui. Qualora la Minasi dovesse optare per la Regione Calabria, il seggio andrebbe  al vibonese Fausto De Angelis che nel 2018 si candidò con la Lega ma che poi approdò al partito della Meloni, candidandosi alle regionali del 2020 con FdI senza però risultare eletto. Questa circostanza sta spingendo la Minasi verso Palazzo Madama perchè un conto è l’interesse che l’assessore ha sempre avuto verso il mondo del sociale e anche i calcoli personali, un altro è la disciplina del partito.

Salvini non può certo permettersi di perdere un seggio in Senato vista l’aria che tira così molto probabilmente chiederà alla Minasi un sacrificio. Lei, come detto, da due giorni è a Roma che si sta confrontando con i vertici del partito, ma la strada sembra segnata.

Oggi la Minasi si vedrà con Matteo Salvini con cui deciderà il da farsi e i tempi dell’ufficialità della scelta del Senato. Atteso anche che è già scattato il termine per la presentazione di eventuali ricorsi, che è di 20 giorni. «All’assessore Tilde Minasi ho detto che sarei contento se restasse a governare con me. Abbiamo appena iniziato, però è una scelta che dovrà compiere lei». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto rispondendo alle domande dei giornalisti. Il presidente della Regione Calabria ha parlato anche della nomina del del nuovo assessore Mauro Dolce. «Ieri – ha detto – ho completato la Giunta nominando assessore il dirigente generale della Protezione civile, Mauro Dolce, una autorità assoluta, che peraltro ho conosciuto nella sua funzione di responsabile al tavolo del Consiglio superiore dei lavori pubblici e del Ministero per i grandi progetti del Pnrr. Un assessore – ha aggiunto – che mi aiuterà molto a fare in modo che la Calabria utilizzi in stretto raccordo con i Ministeri e con il governo nazionale le risorse copiose del Pnrr».

Resta la casella che lascerebbe scoperta la Minasi sulla quale Occhiuto dovrà riflettere tenendo presente due paletti: la questione di genere e la territorialità. Tradotta in soldoni deve nominare una donna di Reggio Calabria. Qualcuno fa il nome della trentenne Francesca Porpiglia, già assessore alle Politiche giovanili a Villa San Giovanni e leghista della prima ora.

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