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MELFI – Il Comune di Melfi ha approvato la relazione previsionale e programmatica 2014-2016 del bilancio di previsione annuale e pluriennale. Una delibera di Giunta approvata praticamente all’unanimità visto che nella riunione del 14 luglio la Giunta era praticamente al completo.
LE ENTRATE DEL 2014 – Il totale complessivo delle entrate per il 2014 dovrebbe essere di circa 26 milioni e 300mila euro. In questa cifra vanno inseriti i cosiddetti avanzi di amministrazione, ovvero quanto non speso dal Comune nel 2013. Si tratta in questo caso di un milione e 605mila euro. Ma il Comune di Melfi punta soprattutto alla tassazione, che dovrebbe raccogliere buona parte delle entrate 2014. Nel documento approvato infatti solo da entrate da alienazioni, trasferimenti di capitali e riscossione dei crediti si prevede un’entrata di 7 milioni 831mila euro. Quasi un milione di euro invece per le entrate extra-tributarie. Doversa la questione sul piano dei contributi pubblici. Tra trasferimenti dallo Stato e dalla Regione, più ulteriori enti pubblici l’amministrazione Valvano ha calcolato circa un milione e 237 mila euro. Le ultime due voci invece riguardano le entrate per accensioni di prestiti, circa un milione e 700mila euro che entrate da servizi per contro di terzi, un altro milione e 318mila euro.
LE USCITE – Entrate ed uscite, almeno sulla carta e in fase previsionale, dovono essere perfettamente bilanciate. È per questo che a fronte di quei 26 milioni e 300mila euro di entrate c’è la stessa cifra per le uscite. Il Comune di Melfi alla voce “spese correnti”, ovvero quelle che riguardano l’esercizio 2014 e tutti i servizi connessi, si aggirano sui 13 milioni e 500 mila euro. Diversa la questione del conto capitale, che raggruppa invece tutte quelle voci di spesa sui finanziamenti a lungo termine. Qui la cifra prevista è di circa 11 milioni e 100mila euro. Il totale è sui 24 milioni e mezzo circa, ai quali si aggiungono 400mila euro circa di “spese per rimborso prestiti” e il milione e 318mila euro di “spese per sevizi per conto terzi.
LA PREVISIONE PLURIENNALE – Dal 2014 al 2015 è previsto un vero e proprio balzo sulla questione tassazione, riscossione crediti ed entrate da alienazioni (la vendita di beni pubblici). Dai 7 milioni e 832mila euro di quest’anno si passa ai 22 milioni e 230mila euro, cifra che nella previsione del 2016 invece andrà ad assestarsi su circa 19 milioni. Tutto questo anche a fronte di una consistente diminuzione dei contributi da Stato e Regione che nel 2015 dovrebbero essere circa 931mila euro, stessa identica cifra per il 2016. Sulle entrate extra tributarie invece c’è un leggero calo nel 2015 (827mila euro) che continuerà a calare nel 2016 seppur di poco. Sul fronte spese nel 2015 è previsto uno spaventoso innalzamento di quelle relative ad investimenti a lungo termine (il conto capitale), che dagli 11 milioni del 2014 salirebbe a 24 milioni e 720 mila euro, superando i 12 milioni e 409mila euro di spese correnti.
v.panettieri@luedi.it
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