2 minuti per la lettura
POTENZA – «Se è vero che ancora c’è da fare in tema di spending review, soprattutto per quello che riguarda le partecipate, è altrettanto vero che la mia presidenza ha già dato importanti segnali in questa direzione». Il governatore Pittella replica alle osservazioni della sezione Controllo della Corte del Conti nella speciale udienza sul rendiconto generale della Regione e cita, come prima cosa, la riorganizzazione della governance in Agricoltura: la chiusura di Arbea a partire dal prossimo 31 luglio, la riforma di Alsia «che assegna all’agenzia una nuova mission», il commissariamento unico dei tre Consorzi di bonifica. E ancora l’istituzione della stazione unica appaltante.
«La Giunta – continua il presidente – ha tutta l’intenzione di continuare in questa direzione».
Ma – aggiunge – «questa corsa che anche noi avremmo voluto fare il più rapidamente possibile, si trova a fare inevitabilmente i conti con le resistenze non solo della politica, ma soprattutto dei cittadini». Ovvero con quell’emergenza sociale sempre più forte che finisce per rallentare i tempi dell’azione riformatrice. Pittella pensa all’ibrido delle “Aree programma” e alla istituzione dell’unione dei comuni e dei comuni montani.
Rispetto alla fuoriuscita da società partecipate come la Lucandocks chiarisce ancora: «Il provvedimento era arrivato l’anno scorso in Consiglio, ma non è stato approvato a causa della fine anticipata della legislatura».
Sul ddl per portare le royalty del petrolio fuori dal Patto di satbilità, il presidente ribatte ai dubbi di costituzionalità rilevati: «Credo che sia un delitto togliere alla Regione la possibilità di spendere risorse proprie, mentre sono sempre più gli imprenditori che non ce la fanno più. Vero che la vera incostituzionalità stia in questo. Credo che abbiamo fatto bene a promuovere questa iniziativa che quanto meno è un’utile provocazione per porre all’attenzione del Governo nazionale quella che è una vera e propria anomalia lucana. Poi conclude, ribadendo: «E’ nostra intenzione procedere al più presto nell’azione di razionalizzazione della spesa pubblica. Anche nel solco dei consigli che arrivano dalla Corte dei Conti. Perché abbiamo un obiettivo comune. In uno spirito di proficua collaborazione».
m.labanca@luedi.it
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA