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REGGIO CALABRIA – I giudici della Corte di Cassazione hanno confermato le condanne all’ergastolo per Giovanbattista e Santo Familiari, Giuseppe Papalia, Francesco Gullì e Marco Marino, per la morte di Luigi Rende la guardia giurata rimasta uccisa a bordo del furgone portavalori nel corso di un tentativo di rapina il primo agosto 2007 davanti all’ufficio postale di via Ecce Homo a Reggio Calabria. La condanna era stata inizialmente inflitta con rito abbreviato e per questo motivo gli imputati avevano presentato ricorso alla Cassazione, tuttavia la Suprema Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso dei legali degli imputati secondo i quali poichè giudicati col rito abbreviato, i ricorrenti non potevano essere puniti con l’ergastolo. Oltre che per omicidio, i cinque sono stati condannati anche per i reati di rapina, detenzione illegale e ricettazione di armi. La Cassazione già si era pronunciata una volta sulla vicenda di Luigi Rende nel 2013 (LEGGI) in quel caso annullando la sentenza con rinvio alla corte d’Appello ma ora, dopo la nuova sentenza di condanna all’ergastolo, i supremi giudici hanno inteso respingere l’appello dei legali e convalidare le condanne.
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