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AMENDOLARA (CS) – La decisione di chiudere cinque sezioni decentrate dell’Agenzia delle Entrate (LEGGI LA NOTIZIA) sta suscitando, nei territori interessati, polemiche e discussioni. In particolare, ad Amendolara in provincia di Cosenza una dipendente dell’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate che dovrebbe chiudere il prossimo 26 giugno ha da 4 giorni avviato lo sciopero della fame. L’iniziativa è stata assunta da Patrizia Molinari, di 60 anni, che in questo modo vuole protestare contro la chiusura dell’Ufficio prevista dal piano di contenimento delle spese annunciato dalla direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate. La donna, che fino ad oggi aveva tenuto riservata la notizia, questa mattina ha accusato un malore per il quale è stato necessario l’intervento dei sanitari. Dopo essersi ripresa, la dipendente ha comunque deciso di proseguire lo sciopero della fame. Il sindaco, Salvatore Antonio Ciminelli ha deciso di farsi carico di tutte le spese che richiede la filiale e domani incontrerà a Catanzaro il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate per verificare se esistono margini per evitare la chiusura dello sportello, che è presente ad Amendolara da oltre un secolo, serve 16 Comuni con una popolazione di oltre 60 mila abitanti. Il sindaco fa sapere, che se non ci saranno risposte positive, si procederà con l’occupazione dell’Ufficio. Intanto stamani, alcuni funzionari incaricati si sono presentati nella sede per iniziare il trasferimento dell’archivio a Roma.
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