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ANCHE I DETENUTI saranno impegnati in attività antincendio del Parco nazionale del Pollino, l’area protetta che ricade nella Basilicata meridionale e nella Calabria settentrionale e dell’Alto Jonio. E’ quanto prevede un protocollo di intesa che è stato sottoscritto dall’Ente Parco, dalla direzione della casa circondariale di Castrovillari e dall’associazione di volontariato Anas (Associazione nazionale di Azione Sociale).
L’intesa prevede l’utilizzo di detenuti dell’istituto penitenziario di Castrovillari per l’attività di avvistamento degli incendi boschivi. I detenuti impegnati saranno 5 per volta, nella turnazione complessiva il numero arriva a 20. Saranno attivi in località “Petrosa”, zona sensibile dal punto di vista naturalistico, da proteggere dal fuoco.
L’iniziativa è stata definita “unica in Italia”. Oltre a contrastare il fenomeno degli incendi boschivi, è frutto di un accordo stipulato tra Ministeri della Giustizia e dell’Ambiente che si impegnano a promuovere l’utilizzo delle persone in esecuzione di pena al fine di favorire la reintegrazione sociale dei condannati e diminuire il rischio di recidiva.
La pineta costiera della zona jonica, le aree naturalistiche, il Parco del Pollino e l’Appennino Lucano: sono le principali aree della Basilicata da difendere dall’attacco degli incendiari e dai comportamenti colposi dell’uomo. Parte in Basilicata la lotta al fuoco che si avvarrà soprattutto di due elicotteri, sulla base di una convenzione tra la Regione ed il Corpo forestale dello Stato che è diventata operativa già da oggi.
Il massimo ente territoriale ha stanziato 600mila euro per la campagna di antincendio boschivo.
La Forestale mette a disposizione due elicotteri AB 412, particolarmente adatti per le attività operative, che saranno ubicati di stanza in Basilicata per tutta la durata della campagna estiva.
Le basi di schieramento sono una per provincia: una è a Pisticci – Tinchi presso l’eliporto Madonna delle Grazie, da ieri al 15 settembre 2014, e l’altra presso l’aviosuperficie di Grumento Nova per il periodo che va dal primo luglio al 30 settembre.
Oltre all’attività di spegnimento incendi e di bonifica con getti dall’alto, in collaborazione con le forze a terra, l’impiego degli aeromobili prevede anche operazioni di protezione civile, il monitoraggio del territorio e il trasporto di personale addetto alle operazioni AIB o di soccorso. Gli AB 412 sono dotati del sistema di navigazione elettronica cartografica per il riconoscimento delle zone colpite da incendio tramite coordinate geografiche (tipo GPS). Nel periodo fino al 30 settembre sono previste 300 ore di volo.
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