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Rischiava di affondare il barcone di 20 metri individuato ieri in acque di competenza greca e diretto verso la Calabria. Le motovedette di Guardia costiera e Guardia di Finanza hanno evitato un’altra strage, offrendo soccorso ai 281 che erano a bordo e che sono stati fatti sbarcare a Reggio Calabria. Nel gruppo c’erano anche 93 bambini – diversi senza accompagnatori – e 6 donne, alcune delle quali in precarie condizioni di salute.  

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Il loro destino si è associato a quello dei 1.812 migranti che solo nella giornata di ieri sono stati salvati dall’operazione Mare Nostrum della Marina Militare nelle acque dello Stretto di Sicilia, scenario dell’ennesima tragedia che ha visto recuperare dieci cadaveri e rilevare numerosi dispersi. 

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«O l’Europa si fa carico di una operazione di ‘search and rescuè, di ricerca dei possibili naufraghi, di salvezza e di intervento umanitario sul mediterraneo, oppure la mia proposta sarà quella di non proseguire l’operazione Mare Nostrum», ha detto il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, durante la conferenza stampa a Catania, a margine del vertice con sindaci e Prefetti delle città e dei centri siciliani interessati dall’emergenza immigrazione. 

Il ministro ha annunciato che saranno utilizzate le caserme per accogliere gli immigrati e ha dichiarato: «Rafforzerò i presidi di sicurezza nell’ambito delle province dove si verificano più sbarchi». Nei giorni scorsi, il governo ha approvato un piano, che riguarda anche Crotone, per la creazione di 3 “hub” di accoglienza: uno, appunto sarà a Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto (LEGGI).

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