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PER la prima volta, dopo forse molti anni, piazza Mario Pagano sarà protagonista anche nella sera del 30 maggio per festeggiare il suo Santo Patrono. Lo farà celebrando il talento dei tanti artisti lucani, quella bellezza che forse solo loro sanno cogliere e raccontare. Tra gli organizzatori della manifestazione “Bellezza in Potenza” che si svolgerà stasera, c’è un volto noto per la città, ma anche per gli addetti al settore a livello internazionale: Silvio Giordano. Descritto come provocatorio e irriverente, cinico e scandaloso, sacrilego e impertinente ma soprattutto ipercreativo. Recentemente “Fanoi”, l’installazione di apertura del Festival Città delle Cento Scale 2013 progettata e realizzata dagli studi di architettura e paesaggio Osa e WOP e dall’artista Silvio Giordano, è entrata tra i 44 progetti selezionati dalla fondazione Landscape Architecture Europe per la pubblicazione triennale 2011-2013 di architettura del paesaggio. Lo abbiamo intervistato chiedendo come mai un artista riconosciuto a livello internazionale ha deciso di mettersi a disposizione per la sua città.
Come mai hai deciso di prender parte a questa iniziativa?
Perchè adoro le nuove collaborazioni e perchè realizzo i mie lavori senza pensare a dove mi trovo. Per me New York o Potenza sono la stessa cosa. Io credo che una idea è forte quando è di tutti. Avere riconoscimenti all’estero è bellissimo ma i tempi sono maturi per fare grandi cose anche qui. Guarda, anche se senza budget, i ragazzi di prima persona non hanno esitato a chiedermi un intervento ed io vado dove mi danno carta bianca e dove ci persone vogliono creare alleanze durature e credono realmente nel rispetto della cultura e delle professioni. Le regioni che hanno un alto livello di concentrazione di industrie creative e culturali hanno i livelli più alti di prosperità in Europa. Internet e i blog hanno portato nuove informazioni e stimolato pensieri accessibili a tutti, il pubblico è super informato rispetto a pochi anni fa. Pensa a tutti questi nuovi e giovani sindaci eletti adesso. Possono fare davvero la differenza. Ora hanno il potere. E il potere per me è la capacità di decidere avendo delle buone idee. Io prendo parte ad iniziative con buone idee. Tutto qui
Si parla di una performance che realizzerai in piazza venerdì che sorprenderà e non poco. Ci spieghi meglio?
Non voglio sorprende, per me nulla si crea nulla si distrugge tutto si trasforma, in arte in particolare tutto si ridisegna. C’è più la voglia di far riscoprire il gioco. Per me la Bellezza è anche questo. Voglio che tutto il pubblico si lasci andare al gioco fisico e al pure divertimento. Un artista deve sapere quando realizzare un’opera dal concetto e dai contenuti forti e deve sapere quando non prendersi troppo seriamente, quindi anche lasciare che la comunità crei da sola l’evento. La performance si intitola Bubble Invaders prende spunto dallo stupore dei primi videogiochi anni 80, esattamente a metà tra Space invader e Bubble Bubble. Non ci sarà nulla di tecnologico e verrà realizzata con aiuto di volontari coordinati dall’artista Mary Giulano. La perfomance si terrà durante il concerto dei Musicamanovella. Sperando però che il tempo non faccia capricci però. Altrimenti toccherà rinviare.
Quanto conta per Potenza fare questi eventi ? Servono davvero?
Potenza ha bisogno di stimoli molto forti attraverso operazioni culturali programmate. La cultura genera idee e quindi benessere mentale ma crea anche nuove attività nuovo business. La Basilicata soffre molto della “sindrome calabro-lucana” che è un atteggiamento disfattista e rinuciatario. L’artista ha una responsabilità in questo. I greci parlavano di Eudaimonia. Eu- Daimon cioè tirar fuori il proprio demone benigno..cioè far fiorire le proprie virtù le proprie capacità. La depressione nasce da questo, dal non sapere esattamente quale è la nostra virtù migliore da tirar fuori. Ecco, interventi artistici e culturali portano ad una sicura elasticità mentale ma sopratutto al conoscere se stessi. Poi tocca alle istituzioni investire in cultura. Ti faccio un esempio, il governo di Dilma Rousseff diede per ben 17 milioni di lavoratori un “buono cultura”: una somma pari a 50 real (circa 25 dollari) mensili, spendibili in libri, spettacoli teatrali, concerti, ingressi ai musei. Il ministro della cultura Marta Suplicy commentò cosi; “Stiamo creando cibo per l’anima. Perché i poveri non dovrebbero avere accesso alla cultura?” Ecco, tu immagina Potenza o la Basilicata tra fondi petroliferi, acqua, turismo ecc cosa potrebbe generare. Le idee che sento di suggerire sono tantissime.
Prossime tue iniziative per la città
Ho in cantiere un video sugli incubi di Gesualdo da Venosa ed uno sulle “Masciare” Lucane. Nel trasformare una cultura non si deve poter togliere qualcosa e mettere qualcos’altro a piacere perchè intervengono fattori di memoria sistemica: tutto ciò che si può fare è rispettare ed includere il vecchio, dandogli senso, affinché ne faccia parte e dia una forte spinta al nuovo. Cosa voglio dire?? Che il materiale a nostra disposizione è infinito, storie incredibili a livello internazionale. Storie da trasformare in parchi tematici, in videoarte in installazioni e mostra d’arte contemporanea.
@lovatrenta
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