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PUÒ essere forward oppure fakie. Poi c’è il flip, flat, flex, freeride, freestyle e il famoso trick e via discorrendo. Non è l’elenco di brutte parole,  ma parte del glossario di uno skeater dove fondamentale è saper “leggere” il terreno, ossia prevedere il comportamento della tavola in base ai vai tipi di fondo e poter, di conseguenza, effettuare tutti i movimenti più adatti in ogni situazione. Loro i “pioneri” della tavola che si esercitano negli ollie flip  e trick su ringhiere, dossi, rialzi in cemento. Anche a Potenza da tempo gli skeaters provano a leggere percorsi alternativi. Da qualche tempo il Comune ha dato loro uno spazio pubblico dove poter realizzare uno skate park, precisamente in via Bertazzoni. I lavori però vanno a rilento a partire dalla costruzione di parcheggi sotterranei per gli abitanti della zona che lascerebbero così la piazza vuota. La maggior parte sono teenager che si riconoscono in un unico capo, Carmine Perillo. Lui, istruttore da tempo e appassionato di tutti gli sport con la tavola, insieme ai ragazzi appena può monta sullo skate per raidare.

L’appuntamento è nelle ore in cui i potentini riposano o mangiano, proprio per non disturbare e avere più spazio possibile a disposizione. Si ritrovano nei parcheggi del ponte attrezzato, in piazza Don Bosco o, per i più abili, sotto il ponte Musmeci.  “E’ una passione che coltivo da quando ero bambino – ci racconta Perillo –  E’ uno sport che nel tempo ho visto evolversi così come le tavole che utilizzavo. Eravamo in pochi, spesso ero anche da solo, quando nelle prime ore pomeridiane cercavamo un portico, un marciapiede o comunque una superficie più o meno adeguata per skateare, con la speranza di non vedere la signora del primo piano urlarci contro per il troppo rumore”. “Non è di certo solo uno stile di vita come tanti lo definiscono – continua Perillo –  è un grande sport e, in quanto tale, richiede passione, dedizione, sacrificio e allenamento ma ci sono componenti che lo rendono uno sport speciale: uno skater pratica attività individuale e sa essere gruppo, uno skater gioisce quando un compagno chiude un trick, uno skater sa di poter contare sul gruppo e sa che l’essere tenace gli darà soddisfazione, uno skater ha come prima e forse unica regola il rispetto delle cose e delle persone.  Lo skateboarding è uno sport che mantiene inalterati i sani principi di una volta e non è pericoloso. Infatti nei corsi si insegnano le tecniche di caduta ”. Questa voglia di comunità e condivisione ha dato la spinta per la nascita di un’associazione tutta loro, la Jsp Skate Academy. Vanta il primato di essere la prima Accademia di skatebord a Potenza con istruttori della Federazione Italiana Hochey e Pattinaggio. “Nasce – ci spiega Perillo, membro del direttivo della Jsp –  dalla necessità di creare punti di aggregazione per chi ama stare sulla tavola. Lo skate è un sport a tutti gli effetti dove occorre una buona preparazione ed una forte concentrazione. Di contro offre una serie di bellissime sensazioni positive tra le quali un grande senso di libertà, felicità e soprattutto divertimento”. “E’ per tutte questo- conclude Perillo-   invito, soprattutto i ragazzi, a provare questo sport poco conosciuto nella nostra città ma che ha molti sostenitori in tutto il mondo.” Dal 22 maggio sono partiti i corsi rivolti a tutti coloro che vogliono cimentarsi in questa divertente e dinamica disciplina. Ragazzi e ragazze, dai cinque anni in su, con vari livelli di apprendimento. In più, per i più titubanti, è possibile prenotare la lezione di prova gratuita”.. Spesso quando si incontrano per skateare si uniscono anche gli appassionati di Bmx, tra questi Carlo Tronnolone. Maestro di musica, violinista, papà, grande biker e punto fermo del gruppo. Anche lui ha sposato la causa di Perillo entrando a far parte del direttivo dell’associazione Jsp. Il suo amore per le Bmx è andato oltre però.  Davanti casa, a pantano di Pignola, con tanto di zappa e rastrello, ha dato vita ad un Enk Trails, percorso per bikers. Poiché per loro la parola comunità ha un forte valore, ha aperto anche una pagina fb dove, di volta in volta, ha aggiornato e raccontato lo stato dei lavori fino alla sua inaugurazione. Infatti l’8 giugno ci sarà finalmente l’apertura con l’Enk Trail Barbeque Jam: una domenica in compagnia di rider provenienti da tutto il sud “tra un bicchiere di vino, quattro salti e una salsiccia paesana”. Non solo ruote e tavole ma anche fotogrammi. A loro si è unito l’esperto di economia Antonio Bruno, con la passione per la fotografia, che li ha ribattezzati la “crew-urban training”, il quale si è dichiarato positivamente sorpreso nell’avere trovato a Potenza una bella realtà come questa. Le sue foto (pubblicate in pagina) saranno presto esposte in una mostra a Roma perché rientranti in un progetto, partito da Torino, sulla riqualificazione in chiave turistico-culturale dei centri urbani, soprattutto nei piccoli centri.  Ritrovarsi insieme, all’aria aperta condividendo spazi urbani in modo creativo. Questo è lo spirito della comunità skaters e riders. Questo è lo spirito che dovrebbe esser premiato al più presto con la realizzazione dello skate park cittadino.

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