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MELFI – Uno studente di diciassette anni, che frequenta l’istituto tecnico Remo Righetti di Melfi, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di via Foggia perchè trovato in possesso di 50 grammi di hashish. Nella scuola del popoloso quartiere di Valleverde sabato mattina si sono presentati i militari dell’Arma coordinati dal luogotenente Salvatore Esposito che hanno sorpreso lo studente di Melfi con la sostanza stupefacente già confezionata in diverse dosi, evidentemente pronte per essere vendute. A segnalare il pericolo alle forze dell’ordine è stato il dirigente scolastico dell’istituto tecnico, Righetti Giovanni Gruosso che ha coraggiosamente dimostrato professionalità e grande serietà. Il preside da tempo sospettava che quel giovane di buona famiglia non mantenesse una condotta irreprensibile e per tutelare la sicurezza di tutti gli studenti del Righetti non ha esitato ad allertare i carabinieri del capitano Giovanni Diglio. Se comprensibilmente molti genitori si sono allarmati per questa incredibile vicenda, dovrebbe contemporaneamente rassicurare la responsabilità di un dirigente scolastico che tiene all’integrità e la sicurezza di tutti i suoi studenti al punto da rischiare un impopolare intervento delle forze dell’ordine pur di arginare il pericoloso fenomeno della droga purtroppo in aumento Lo spaccio di droga negli istituti scolastici italiani rappresenta un’emergenza con cui fare i conti ed il coraggio di presidi ed insegnanti resta alla base di un’azione che possa fungere da deterrente per garantire la sicurezza delle giovani generazioni tra i banchi di scuola. Solo due mesi prima un altro studente di Venosa ma xhe frequenta il liceo artistico di Melfi è stato sorpreso a fumare uno spinello all’interno della scuola ed anche in questo caso è immediatamente scattata l’allerta del preside. Per il collega di Gruosso e dirigente del liceo scientifico Federico II, Michele Corbo: «questi episodi ci sconvolgono – spiega – però ci fanno ancor di più prendere coscienza che dobbiamo tenere gli occhi ben aperti per evitare il dilagare di simili derive. In effetti dico alle famiglie che è già quello che facciamo. Ci guardiamo intorno, osserviamo i nostri alunni, interveniamo in quelle situazione in cui notiamo disagio. Certo tutto può succedere ma sono sicuro che questo fenomeno a Melfi sia abbastanza sotto controllo”. Intanto il giovane diciassettenne dell’istituto tecnico Righetti di Melfi è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari così come disposto dal magistrato Emilia Tierno del tribunale per i minori di Potenza. La famiglia, sconvolta, ha ora il compito di provare a far redimere un ragazzo che ha imboccato una strada davvero pericolosa. La professionalità dimostrata dai carabinieri di Melfi, il coraggio del dirigente scolastico, Giovanni Gruosso meritano il supporto fondamentale delle famiglie a casa senza il quale tutto lo sforzo delle istituzioni rischierebbe di venir miseramente vanificato.
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