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CATANZARO – Tecnici e imprenditori. Funzionari e politici. Per quei reati gravissimi, che vanno dall’associazione a delinquere al disastro ambientale, passando per l’abuso d’ufficio, il falso e la corruzione, fino all’evasione fiscale, legati alla presunta allegra gestione della discarica di Alli, il gup, Maria Rosaria Di Girolamo, ha rinviato tutti a giudizio. Accolta la richiesta ribadita in aula dal sostituto procuratore, Fabiana Rapino, che ha avallato le conclusioni che erano state tratte dal collega Carlo Villani (tasferito al Ministero), il giudice dell’udienza preliminare ha fissato per il prossimo 9 ottobre il processo, che vedrà salire sul banco degli imputati 15 persone. A cominciare dall’assessore all’Ambiente della Regione Calabria, Francesco Pugliano, nella sua qualità di sub commissario delegato per il superamento della situazione di emergenza nel settore dei rifiuti urbani in Calabria. Quindi, lo seguirà l’ex commissario, Graziano Melandri, e tutto il suo staff, composto dai tecnici, Domenico Richichi e Simone Lo Piccolo, dall’avvocato Francesco Attanasio, responsabile dell’area legale dell’Ufficio, e dai funzionari Adelchi Andrea Ottaviano e Rocco Tavano, quali responsabili unici del procedimento.
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