Alcuni manifestanti “no pass” a piazza del Ferrarese
2 minuti per la letturaStavolta non è stato proprio un flop, come era accaduto il 15 ottobre scorso. In strada – per il doppio appuntamento serale del sabato – quelli del “no Vax” e del “no Green pass” era decisamente di più. Duecento, forse trecento. Riunitisi per manifestare contro la campagna di vaccinazioni e il documento verde che consente di ottenere il lasciapassare per l’ingresso nei luoghi di lavoro, a scuola, nei cinema e teatri e in tutti gli altri ritrovi pubblici. Il folto gruppo di contestatori si è fatto sentire inizialmente in largo Due Giugno, poi in piazza del Ferrarese. Striscioni, cartelli e slogan per ribadire la contrarietà alle norme in atto, ritenute penalizzanti per chi è «nato libero», come ha sostenuto qualcuno dei manifestanti.
Diversi gli slogan utilizzati e i cartelli utilizzati, alcuni dei quali sorretti da manifestanti giunti anche da qualche centro della città metropolitana e dalla vicina provincia Bat. “Bitonto sta con Trieste”, era scritto per esempio su uno degli striscioni; o ancora “Trieste chiama, Trani risponde”. Ma a dar man forte ai contestatori di Bari sono giunti anche manifestanti di Andria, qualcuno addirittura da Taranto. Insomma, sabato scorso, l’iniziativa è stata un po’ diversa da quelle precedenti, rivelatesi veri e propri flop.
Non è stata di certo la stessa di dieci giorni fa in piazza Cesare Battisti, quando una ventina di persone partecipò alla manifestazione di protesta contro l’entrata in vigore dell’obbligo del Green pass, convocata da un piccolo gruppo di studenti universitari e cittadini.
Oppure, quella del sit-in davanti alla sede della Bosch, al quale presero parte una ventina di lavoratori, compresi alcuni rappresentanti sindacali che protestavano anche per chiedere il contributo dell’azienda nel pagamento dei tamponi per chi non aveva potuto, a seguito di una serie di problematiche, fare il vaccino. D’altronde a Bari, come in altre città della regione, non si sono mai registrati particolari problemi fin dal primo giorno di entrata in vigore del Green pass. I vari luoghi di lavoro, sia pubblici che privati, continuano a funzionare regolarmente, al netto di qualche defezione.
Ad ogni modo, i “no pass” non hanno alcuna intenzione di fermarsi e, come hanno ribadito anche sabato sera, «fino a quando non ci tolgono il Green pass noi continueremo la protesta».
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA