X
<
>

Share
2 minuti per la lettura

ALLARME della Flc Cgil in merito alle supplenze in Lombadia. Secondo gli ultimi dati, al 30 settembre risultano da assegnare ancora oltre 5mila cattedre per contratti a tempo determinato.

“Il leit motiv che ricorre ogni nuovo anno scolastico è l’assegnazione delle migliaia di supplenze, in particolare nella regione Lombardia. A livello nazionale i posti che risultano da assegnare a supplenze sono circa il 20%; in Lombardia siamo all’incirca al 35%. Quest’anno il nuovo sistema informatico nazionale del Ministero per l’assegnazione delle supplenze ha in parte consentito un primo blocco di supplenze a settembre, ma a seguito di errori di calcolo dell’ algoritmo la situazione è ancora di emergenza”, si legge in una nota.

“Al 30 settembre in Lombardia risultano da assegnare alle scuole ancora 5.108 supplenze. L’assenza cronica di docenti con specializzazione per il sostegno agli alunni diversamente abili, necessita una procedura di assegnazione di supplenze a docenti non specializzati con incrocio di tutte le diverse graduatorie. Delle 5.108 supplenze ancora da assegnare ben 3.227 sono posti di sostegno, con grave danno per l’utenza più fragile che ha urgenza della presenza della figura specifica. Le restanti supplenze ancora da assegnare riguardano l’infanzia 64 posti, la primaria 362 posti, medie 468 posti e le superiori con ben 997 posti. I numeri più eclatanti riguardano la provincia di Milano fortemente in ritardo. C’è da segnalare la criticità delle molte graduatorie già esaurite”.

Insomma, la professione insegnante non è più attraente per molte ragazze e molti ragazzi. Percorso di studio lungo, precarietà, concorsi a singhiozzo e stipendi bassi sono elementi che allontanano e non attraggono.

“Continuiamo a ripeterlo, servono concorsi banditi regolarmente, concorsi riservati per chi ha anni di servizio di supplenza; aumentare i posti per i corsi di specializzazione per il sostegno. Serve pensare a lauree abilitanti, come quella di scienze della formazione primaria. Serve riconoscere stipendi dignitosi!”, conclude la nota del sindacato.


La qualità dell'informazione è un bene assoluto, che richiede impegno, dedizione, sacrificio. Il Quotidiano del Sud è il prodotto di questo tipo di lavoro corale che ci assorbe ogni giorno con il massimo di passione e di competenza possibili.
Abbiamo un bene prezioso che difendiamo ogni giorno e che ogni giorno voi potete verificare. Questo bene prezioso si chiama libertà. Abbiamo una bandiera che non intendiamo ammainare. Questa bandiera è quella di un Mezzogiorno mai supino che reclama i diritti calpestati ma conosce e adempie ai suoi doveri.  
Contiamo su di voi per preservare questa voce libera che vuole essere la bandiera del Mezzogiorno. Che è la bandiera dell’Italia riunita.
ABBONATI AL QUOTIDIANO DEL SUD CLICCANDO QUI.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE