A Bagnara un serpente attorcigliato ad una canaletta e messo in salvo dall'Asp

BAGNARA CALABRA (REGGIO CALABRIA) – “Visita” di un serpente nel pomeriggio di ieri in Via Roma, zona centrale della cittadina della Costa Viola. Il rettile, un biacco della famiglia dei Colubridi o una biscia, stando alle prime informazioni, sicuramente non velenoso, è stato avvistato da alcuni passanti intorno alle 16 attorcigliato ad un palo all’incrocio fra Via Roma ed il Corso Vittorio Emanuele II.

Dopo i primi attimi di paura, i passanti hanno immediatamente allertato le autorità locali, e sul posto sono intervenuti i vigili urbani di Bagnara Calabra ed i Vigili del Fuoco del distaccamento volontari della cittadina tirrenica. Il serpente, nel frattempo, probabilmente spaventato dal trambusto circostante – una piccola folla si curiosi si è radunata intorno all’area, nel frattempo recintata, in per assistere alle operazioni – si è rifugiato nell’intercapedine fra il muro di un’abitazione ed una cassetta in metallo della telefonia fissa.

Sul posto è giunto, chiamato dalle autorità locali, l’esperto Paolo Mottini, titolare di un esercizio commerciale di rettili a Reggio Calabria. Dopo le prime operazioni di apertura della cassetta metallica per individuare l’animale, coadiuvato dai Vigili del Fuoco, Mottini è riuscito a localizzare il rettile nel retro dell’impianto di telefonia e a recuperarlo agevolmente, senza procurargli danno, con l’utilizzo di uno strumento metallico a uncino e con del fil di ferro.

A quel punto il serpente è stato collocato all’interno di una cassettina areata, con la folla di curiosi che si è radunata intorno all’esperto per congratularsi e ringraziare ed al rettile, per scattare foto e portare a casa il ricordo di un insolito pomeriggio domenicale.

«Si tratta di specie che vivono in campagna – ha spiegato Mottini – di solito quando questi esemplari vengono rinvenuti in città è perché si sono attorcigliati ad un’automobile in montagna, venendo poi trasportati accidentalmente sino all’ambiente urbano». Autorità al lavoro, adesso, per liberare in sicurezza il rettile.