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Gli studios voluti a Lamezia dalla Calabria Film Commission

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COSENZA – Sulla scia dell’entusiasmo per i successi targati Calabria (da Frammartino a Venezia a Carpignano con il suo “A Chiara”), si preparano alla ripartenza produttori, maestranze e attori calabresi. E qualcosa torna a muoversi nel cinema nostrano, dopo un periodo di stallo tra pandemia, cambio ai vertici della Film commission e morte della presidente Jole Santelli.

È stata infatti pubblicata la graduatoria definitiva dell’avviso pubblico per il sostegno alle produzioni audiovisive in Calabria da parte della Regione (fondi Pac – Piano Azione Coesione): sono 12 le domande ammesse al finanziamento che ammonta a 1,3 milioni di euro. Le domande erano divise in tre gruppi: film/lungometraggio o fiction televisiva/serie tv (6 domande ammesse); documentario (5) e cortometraggio (1).

LE DOMANDE AMMESSE: FILM E SERIE

Nella prima tipologia l’opera meglio valutata (76 punti) è “Madre terra – storie di donne calabresi oltre gli stereotipi” (film/lungometraggio, proponente Arbalak srl, contributo concesso: 74.511 euro); poi 75 punti per “La festa del ritorno” e “Tuna Travel” (film/lungometraggi, proposti rispettivamente da Alba Produzioni srl e Michelangelo Film, contributo concesso: 116.781,40 euro e 250mila euro); a seguire “Cercando Itaca” (film/lungometraggio, 68 punti, Pega Production srl, 250mila euro); “Madame Luna” (film/lungometraggio, Dugong srl, 66 punti, 250mila euro) ed “Even” (film/lungometraggio, Lob&Partners srl, 65 punti, 188.707,60 euro: domanda finanziata per un importo inferiore a quello concedibile per esaurimento delle risorse disponibili e integrato con 30mila euro di risorse non assorbite rinvenienti dalla tipologia cortometraggio).

Non finanziate per esaurimento risorse “Tutta colpa della fata morgana” (fiction televisiva/serie tv, 62 punti, Pepito Produzioni srl), “Mia moglie è calabrese” (film/lungometraggio, 61 punti, Dreamworldmovies srl) e “Il monaco che vinse l’Apocalisse” (fiction televisiva/serie tv, 58 punti, Delta Star Pictures srl). Il totale finanziato in questa tipologia è pari a 1 milione 130mila euro.

I DOCUMENTARI E IL CORTOMETRAGGIO

Per i cinque documentari ammessi: 11mila euro a “Futuro bandito” (71 punti, Maga Production srl), 48.600 euro a “L’Oscar dimenticato” (71 punti, Open Fields Productions srls), 37.239,27 euro a “Italianesi” (67 punti, Associazione Culturale Scena Verticale) e – con questo stesso punteggio – due produzioni di Immersive srl ovvero “Viaggio immersivo all’interno del Parco del Pollino” e “Gerace, il borgo incantato della Calabria” (50mila e 3.160,73 euro di finanziamento, in questo ultimo caso con un importo inferiore a quello concedibile per esaurimento delle risorse disponibili).

Non finanziato per esaurimento delle risorse “I Versace” (62 punti, Qualityfilm srl). Un totale di 150mila euro sul tavolo per questa tipologia che vede dunque premiata una produzione teatrale trasposta sullo schermo (“Italianesi”): per Saverio La Ruina è un esperimento non del tutto inedito se si pensa a “Polvere”, film di Antonio Romagnoli tratto dal suo omonimo testo teatrale e proiettato in questi giorni al Nuovo Cinema Aquila di Roma. 

L’unico cortometraggio ammesso, infine, è “Patres”, anch’esso trasposizione da un testo teatrale omonimo (di Saverio Tavano, produzione Scenari Visibili, con Dario Natale e Gianluca Vetromilo): 68 punti e 20mila euro di finanziamento per la proposta dell’associazione culturale Nastro di Mobius. 

UNA SETTIMANA CALDA

L’ok ai finanziamenti da parte della CFC guidata dal commissario straordinario Giovanni Minoli, nominato da Jole Santelli, è arrivato alla vigilia della settimana di uscita di “Freaks Out” (nelle sale da questo week-end), che giovedì 4 novembre alle 20 vedrà una proiezione al Citrigno di Cosenza con il regista Gabriele Mainetti e l’attore cosentino Max Mazzotta, presente nel cast. 

Si tratta di un film sostenuto dalla Calabria Film Commission, come “L’afide e la formica” (in uscita proprio il 4 novembre), opera d’esordio del calabrese Mario Vitale: Valentina Lodovini e Beppe Fiorello nel cast, sceneggiatura Saverio Tavano.

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