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STIGLIANO – Quella della pizza è una storia lunga, complessa e molto articolata, tanto da comparire anche in alcuni documenti risalenti al 1200, anche se non sarebbe da escludere la sua presenza già nell’impero romano.
Che sia un piatto prettamente italiano nessuno lo mette in dubbio, ma tanti sono i paesi che ne rivendicano la “paternità”. Nel corso degli anni, la pizza ne ha fatta di strada, è diventata ormai un piatto conosciuto in tutto il mondo; ma qual è il paese che fa la pizza più buona?
Difficile rispondere a questa domanda, ma una risposta, almeno agli stiglianesi, la può dare senz’altro Vito Viggiano.
Dopo aver conseguito il diploma da pizzaiolo, Vito ha ottenuto diversi riconoscimenti in tutta Italia, fino ad arrivare a partecipare alle fasi finali della fiera Sigep di Rimini, dove nel mese di gennaio si sono tenute le fasi finali del “Giropizza 2014”.
Con il numero 21 ben incollato al proprio petto, ha ottenuto il secondo posto, con il punteggio di 672 su 700, battendo più di trenta sfidanti.
Il Giropizza, è una gara a tempo, che si tiene in diverse tappe. La competizione, prevede una sosta nelle principali fiere europee del settore, dove i pizzaioli sono liberi di cucinare la pizza tipica della propria casa, davanti a diversi giudici, i quali valuteranno il prodotto in base al gusto, la cottura e la preparazione.
Con il podio raggiunto in Emilia-Romagna, e la coppa ben stratta fra le mani, è riuscito a strappare un biglietto d’accesso per la finalissima del 17 marzo, che si è svolta ad Amburgo.
In occasione della fiera “Internorga”, i finalisti di ogni tappa del Giropizza, che si è svolta in diverse città tra cui: Colonia, Amsterdam Rimini e Budapest, si sono dati appuntamento nella cittadina tedesca per il gran finale della gara di pizze più famosa d’Europa. Qui Vito, che lavora nel pub-pizzeria “Overdrive” di Stigliano, si è classificato quattordicesimo su quaranta concorrenti totali, non un cattivo risultato se si considera l’importanza della fiera.
Partito dal piccolo paese della Collina materana, nel giro di pochi anni, ha gareggiato nelle diverse competizioni che decretano fra le altre cose il pizzaiolo dell’anno, questa sua presenza, e gli eccellenti risultati portati a casa, hanno permesso al ventottenne stiglianese di garantire la sua presenza anche nei prossimi mondiali della pizza, che si terranno ad aprile nella città di Parma. Che sia siciliana, laziale o campana, l’origine della pizza, per Stigliano ha davvero poca importanza, il gusto, il colore e il sapore di un prodotto cucinato con prodotti locali e portato in giro per il mondo, non ha prezzo e non ha nulla da invidiare a chi la pizza la cucina sin da bambino. La storia ci insegna che si è sempre in continua evoluzione e le carte in tavola possono mischiarsi in ordine casuale, e se fosse Stigliano la prossima patria della pizza?
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